L’informazione di San Marino
La banca aveva prodotto un parere legale pro veritate per contestare “l’invito” di via del Voltone
Asset, d’imperio BCSM ordina la decadenza di Ercolani e Tabarrini
Antonio Fabbri
SAN MARINO. Con una lettera inviata martedì a Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale di Asset Banca e ai diretti interessati, Banca Centrale ha d’imperio ordinato la decadenza del Presidente, Stefano Ercolani, e del Direttore, Barbara Tabarrini. La decisione di Via del Voltone segue la lettera inviata i primi di ottobre allo stesso istituto di credito -ma anche ad altre banche- nella quale i nuovi vertici di Bcsm richiedevano il rispetto della legge sulle società che prevede la decadenza degli amministratori che abbiano subito una condanna penale per fatti inerenti la carica ricoperta. Nello specifico i due vertici di Asset hanno subito condanna definitiva, depositata il 30 aprile 2015 dalla Cassazione, a una pena pecuniaria per una caso vicenda collaterale legata al caso “Re Nero” e relativa alla mancata comunicazione, ad intermediari italiani, dei beneficiari effettivi di un rapporto gestito all’epoca, nel 2008, da Asset. Alla lettera di Banca
Centrale dei primi di ottobre, non era seguito alcun provvedimento del Cda della banca e Presidente e Direttore di Asset,
rimasti al loro posto, avevano opposto dei pareri pro-veritate elaborati dai loro legali, tra cui il professor Gaetano Pecorella. Pareri secondo i quali, sulla base della normativa e di precedenti italiani in materia, la decadenza non sarebbe applicabile considerata la tenuità della pena comminata. Parere non condiviso, evidentemente, da Bcsm che martedì ha appunto recapitato l’ordine di “espulsione” di Ercolani e Tabarrini dalle cariche ricoperte. Ieri, così, i nomi di Presidente e
Direttore non comparivano più nell’organigramma, né sul sito di Asset, né su quello ufficiale di Banca Centrale. Venerdì in
Asset Banca è in programma un Cda che dovrà provvedere a designare i nuovi vertici. Non si escludono, comunque, possibili ricorsi.