Antonio Fabbri – L’informazione: Candidati per la Reggenza in bilico. Il Psd e Ap perplessi su Berti

Antonio Fabbri – L’informazione: Candidati per la Reggenza in bilico. Il Psd e Ap perplessi su Berti

L’informazione di San Marino

Candidati per la Reggenza in bilico. Il Psd e Ap perplessi su Berti, ma lui il passo indietro non lo fa

Ap avrebbe già detto no al consigliere di Ns / Mazza stratega si sbatte per trovare la quadra… ma stavolta è dura

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Già due volte negli ultimi due giorni, a quanto si sa, il Capogruppo del Psd, Gerardo Giovagnoli, avrebbe comunicato più o meno informalmente al Capogruppo della Dc, Luigi Mazza, l’indisponibilità di Via Rovellino a sostenere Gian Nicola Berti come Reggente. Perché la comunicazione sarebbe stata fatta a Mazza, quando la Dc il suo Reggente lo ha già designato? Perché il Capogruppo Dc è quello che si sta spendendo più di tutti per sostenere il consigliere Berti sullo scranno. Il che adombrerebbe una intesa tra il Capogruppo Dc e Noi sammarinesi, freschi freschi di uscita dalla lista democristiana. Non tutti però sarebbero sulla linea Berti, le cui dichiarazioni politiche degli ultimi giorni non sono piaciute troppo in maggioranza.
D’altra parte si sta poco a notare come risulti quanto meno inoportuno, al momento di salire alla Suprema Magistratura, incarico eminentemente super partes, farsi promotore di un progetto politico di parte per definizione. Noi sammarinesi, comunque, non hanno ancora deciso. Lo faranno entro lunedì.
Dal canto suo il Psd le sue riserve le ha espresse e la posizione ufficiale verrà fuori nella seduta della Segrerteria del partito in programma per venerdì. E se Berti non lo vuole il Psd – nelle cui fila ci sarebbe comunque anche chi come il Segretario
Iro Belluzzi è innamorato del progetto lanciato dall’avvocato Matteo Mularoni – figuriamoci Alleanza popolare, che a quanto si sa nella sua Direzione avrebbe già deciso il pollice verso sul consigliere di Ns. Le malelingue intanto dicono che nella Dc il solito Gigi Mazza starebbe inculcando al Reggente in pectore un certo timore sul fatto che la mancata designazione di Berti potrebbe fare saltare anche la sua di candidature. Ma di malelingue, appunto, trattasi. Anche se in molti sono pronti a giurare che in via Delle Scalette non hanno mai visto Mazza frullare così per una Reggenza.
Intanto Gian Nicola Berti alla Rtv ha dichiarato che di passi indietro non
ne vuole fare. Tuttavia sarà il movimento a decidere. Berti si dice sereno e alla Tv di Stato insiste che “i mal di pancia sono di qualcuno in maggioranza che vuole staccare la spina. Non sono io il casus belli”. Resta da vedere, se non dovesse essere votato come Reggente, se la palla di staccare la spina spetterebbe a Ns. Anche se nel movimento su questo non ci sarebbe unità di vedute. Insomma, sulla Reggenza, che a questo punto sarà quella che dovrà gestire le prossime elezioni, c’è un bel guazzabuglio. Vero è che tira un’aria di crisi politica da far paura, tra prese di posizione in libertà, dichiarazioni su dichiarazioni, frasi a distanza, telefonate febbrili, comunicazioni. In tutto questo bailamme, vuoi vedere che quella faccenda di Mussoni dell’esame per valutare l’alterazione psicofisica dei consiglieri, che pareva una idea per dare colore al tempo, non è per nulla campata per aria?
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