Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Autorità per l’informazione, si procede alla nomina di un organismo già bocciato dal Commissario per i diritti umani e dall’Ordine dei giornalisti

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Autorità per l’informazione, si procede alla nomina di un organismo già bocciato dal Commissario per i diritti umani e dall’Ordine dei giornalisti

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Autorità per l’informazione, si procede alla nomina di un organismo già bocciato dal Commissario per i diritti umani e dall’Ordine dei giornalisti 

SAN MARINO. Il Consiglio Grande e Generale, sotto la spinta a testa bassa del Segretario all’Informazione, ha in programma di nominare nella seduta di oggi l’Autorità garante per l’informazione, quell’organismo – formato da tre membri proposti dalla politica, uno dal cda di Rtv e uno dagli editori di carta stampata e siti web (completamente estromessi i giornalisti) – che avrà, tra gli altri, anche il compito di comminare sanzioni disciplinari agli operatori dell’informazione. Proprio per questa peculiarità, ancora prima di nascere, l’Authority ha già collezionato due bocciature di rilievo. La prima quella del commissario per i diritti umani Nils Muiznieks, che senza mezzi
termini ha affermato: “San Marino non
metta a repentaglio la libertà dei media”.
Nel comunicato ufficiale di Strasburgo si
specificava che “Il Commissario si riferisce
in particolare alla normativa recentemente
adottata che conferisce poteri di
ampia portata – compreso quello di infliggere
sanzioni ai giornalisti e media – da
parte di un organismo di prevalente nomina
politica”.

La seconda bocciatura quella del presidente dell’Ordine dei giornalisti italiano, Enzo Iacopino, che ha affermato: “è inconcepibile che un organo politico, nominato dalla politica, che deve essere vigilata dai giornalisti, poi possa decidere da un punto di vista deontologico proprio sui giornalisti e sanzionarli.

Credo che questa cosa la capisca
anche un bambino dell’asilo. Siccome
non penso che chi ha preparato quella
legge abbia una capacità inferiore a quella
di un bambino dell’asilo, la cosa mi inquieta
molto, mi insospettisce e la ritengo da
contrastare nella maniera più decisa”.
Nonostante tutto questo i nomi sono pronti.


A quanto pare la proposta del nome di
maggioranza è scaturita proprio da una
logica da manuale Cencelli, altro elemento
che, al di là dei nomi proposti, testimonia
la spartizione politica che sottende le nomine.
Comunque, Ns ha già il presidente
di Rtv. La Dc ha Stefano Valentino Piva
nell’Authority, seppure scelto dal Direttore
della Tv di Stato. Il Psd, tramite la proposta
del Segretario, ha designato il presidente,
Silvia Rossi, quindi il nome per l’Autorità
garante proposto dalla maggioranza sarà in
quota Ap: Ingrid Casali, già membro ella
commissione di vigilanza. Nell’opposizione
l’indicazione del nome spetta al Partito
socialista, che propone Lucia Crescentini.
Per la legge 211/2014 i membri dell’authority
devono avere “conoscenze nel campo
dei media ovvero titoli di studio e professionali
attinenti il settore”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy