Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: il vero vincitore e’ Fiorenzo Stolfi, referendum 25 maggio

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: il vero vincitore e’ Fiorenzo Stolfi, referendum 25 maggio

L’Informazione di San Marino

Dopo l’esito del voto le strategie politiche e i giochi di potere


Referendum, ecco chi lo ha vinto davvero

Antonio Fabbri

SAN MARINO. E’
vero, il referendum lo ha vinto la gente che è andata a votare
. Lo hanno
vinto i partiti di opposizione che dalla prima ora hanno sostenuto i quesiti:
Rete, C10 e Su. E’ così, a guardare l’effetto diretto di oltre 10mila Sì. Ma…
c’è un ma. Magari i cittadini e le tre forze politiche non lo sanno; o lo sanno
e ancora non lo hanno focalizzato; oppure non lo hanno valutato abbastanza: il
reale vincitore politico del referendum è Fiorenzo Stolfi. Il leader del Psd –
inutile negare che guidi molti degli atti di via Rovelino – ha lasciato
intendere a tutti che fosse per il “No”, come indicazioni da partito. Lo ha
fatto intendere attraverso i mezzi di informazione che controlla anche per il
tramite di Asset, ovvero Tribuna e il blog di Severini. Prima, insomma, tutta
una grancassa per propagandare il “No”. Adesso, sempre quelle grancasse, premono
con le frasi fatte del “riscrivere l’agenda” e del “tutti a casa”, valutando il
referendum come una chiara indicazione dei cittadini per bocciare non solo
l’azione di un Segretario, il povero Mussoni bersagliato anche per gli
improvvidi comportamenti del suo Direttore Sanitario, ma di tutto il governo.

Segretario Mussoni che oggi si
chiederà come mai quei mezzi
di informazione che prima lo
hanno adulato amplificandone
il canto, adesso gli vogliono
fregare il formaggio.

L’apparentemente abbandonato ed eternamente redivivo
disegno stolfiano di allargare
l’intesa a socialisti e Upr, potrebbe
così tornare più in auge
che mai. Una figura barbina
come quella referendaria è
d’altra parte la leva migliore
per scardinare anche le più
tenaci resistenze in maggioranza.
Insomma, in politica per
raggiungere un obiettivo senza
impedimenti, fai credere che
stai perseguendo il suo contrario.
Di questo il leader del
Psd è esperto. La Dc, un tempo
maestra della politica dei due
forni, pare averlo capito subito,
cioè da prima del voto, che
il fine stratega di via Rovelino
le aveva soffiato la tattica. La
discesa in campo di Via delle
Scalette con lo schieramento
per il “No” è stata più un tentativo
estremo per bloccare il
disegno politico dell’alleatoocculto
avversario, che una
opposizione tecnica, che pure
c’era, ai quesiti in sé.

Non è un caso che ieri, subito,
il segretario Dc Marco Gatti  abbia messo in chiaro
tre punti: sapevamo che avrebbe
vinto il sì; non inciderà
sull’alleanza di maggioranza
e sul governo; non ci saranno
rimpasti o allargamenti, per
i quali parla di “probabilità
zero”. Stolfi dal canto suo se
ne sta su facebook a lisciarsi il
profilo con i giochini social del
tipo “che animale sei” e “che
colore sei”. Come animale
gli è venuto il delfino, che sta
sott’acqua e ogni tanto sbuca
fuori e fa una piroetta. Come
colore gli è venuto il bianco…
e qualcuno, che ha capito tutto,
gli ha sarcasticamente postato:
“Candido direi”.

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