Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Ingenti debiti “alleggeriti” a politici, cittadini cornuti e mazziati

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Ingenti debiti “alleggeriti” a politici, cittadini cornuti e mazziati

 L’Informazione di San Marino

Ingenti debiti “alleggeriti” a politici, cittadini cornuti e mazziati

Antonio Fabbri 

La questione
dei beneficiari effettivi di banche e finanziarie
, della quale non parla
più nessuno, neppure chi l’aveva proposta e men che meno chi non l’ha attuata
nonostante l’approvazione di una legge dello Stato, in questa fase sarebbe più
che mai utile per fare capire alla gente di fronte a quale maneggio potrebbe
essersi trovata. Infatti, secondo
quanto sollevato in aula dal consigliere Luca Lazzari
, dietro ai crac delle
banche si celerebbero anche dei grossi
regali a favore di alcuni politici o altri soggetti
che si sono visti
dimezzare o azzerare il debito che avevano con gli istituti di credito in
difficoltà. Il tutto con conseguente danno allo Stato, quindi alla
collettività, intervenuto con sgravi salva-sistema. Il
consigliere di S.U.
ha affermato di avere personalmente raccolto una
testimonianza ritenuta attendibile su questo “giochino” che avrebbe consentito
di alleggerire
il debito di pochi per farlo gravare sul groppone di tutti
.
Maneggio avvenuto in almeno un paio i casi, ma si sospetta che possano essere
molti di più gli episodi di chi, approfittando della situazione di dissesto
delle banche con le quali aveva dei debiti, avrebbe colto la palla al balzo per
fare l’“indiano” o meglio, come si dice per chi non paga il conto, il
“portoghese”. Da un lato, quindi, sarebbe
auspicabile un atto di chiarezza da parte di chi, nel mondo politico, ha
esposizioni con le banche
. Non sarebbe male che le mettesse in
chiaro. Dall’altro lato sarebbe un bel moto di
trasparenza che chi tra i politici ha partecipazioni nella proprietà degli
istituti di credito lo facesse emergere alla luce del sole
.

Non è escluso, infatti,
anche se al momento
con i pochi elementi a
disposizione si possono
fare solo delle ipotesi,
che nell’alleggerimento
dei debiti ci sia chi ci ha
guadagnato due volte.
Stando alle rivelazioni
avvenute in Consiglio
sarebbe accaduto in
qualche caso che chi
aveva debiti con la banca
in dissesto, se li sia visti
“condonare” in tutto o in
parte. Primo vantaggio.
Ma potrebbe anche essere
successo che chi ha
avuto il debito condonato
avesse pure delle partecipazioni
nella banca
acquirente dell’istituto in
dissesto. In questo caso,
come è noto, la banca
che ha acquisito ha
ottenuto sgravi importanti tanti, per la fusione con
l’istituto dissestato, che
pesano sullo Stato. Tanto
più importanti quanto
più profondo era il buco
della banca acquisita.
E qui starebbe il doppio vantaggio.
Insomma se
il soggetto fosse stato al
contempo debitore da un
lato ma anche proprietario
di quote della banca
acquirente dall’altro,
avrebbe beneficiato
del condono del debito
da un lato e di sgravio
fiscale dall’altro. Tutto a
carico dello Stato e dei
cittadini. Motivo in più
per invocare chiarezza,
considerato che l’Erario
ha al momento rinunciato
complessivamente a
91 milioni.

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