Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Marco Severini con i politici ed i giudicito fra

Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Marco Severini con i politici ed i giudicito fra

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino:  Gira voce che Severini abbia
molti amici politici, ma si ricorderanno di esserlo?

Gira voce, anzi è noto, che Severini
abbia molti amici politici.
Questo nonostante dovesse
bastare il caso Licenzopoli a
sollevare qualche remora. Invece
certa parte della politica non lo
ha mai biasimato per i trascorsi.
Manco gli ha mai consigliato di
starsene un po’ più tranquillo
visto che gli era andata bene.
Così ha preferito servirsene di
quando in quando, soprassedendo
sulla sintassi italiana in
certe occasioni approssimativa,
per i propri fini divulgativi e
passandogli talvolta anche carte
riservate che ha mal gestito.
Noto è il suo rapporto da aperitivo
con Romeo Morri. Amico
poi di Gabriele Gatti, un tempo
amico pure di Fiorenzo Stolfi,
dopo non più. Qualche caffè lo
ha preso pure con Augusto Casali.
Buon rapporto persino con
una parte di Alleanza popolare.
In particolare amico di Mario
Venturini che è stato notato pure
accogliere con un abbraccio il
corpulento soggetto per colloquiare
poi con lui in riservata
sede nel suo ufficio presso il movimento.
Di Ap è chi, Roberto
Giorgetti e Stefano Palmieri, in
commissione finanze ha votato
contro la riapertura del caso
Licenzopoli con una richiesta
danni in sede civile. Questo
anche se nel movimento c’è pure
chi al soggetto non sta molto
simpatico, come Valeria Ciavatta.
Di pubblicità dei partiti sul
sito del Severini, prima anonimo
e da maggio 2010 disvelato,
ce ne sono parecchie: da Ap,
all’Upr, dal Psd ai Moderati,
dalla Segreteria di Stato alle
finanze con la Smac Card, alla
Giochi del Titano. C’è poi il
Movimento 3.0 di cui si dice
che il direttore sia il mentore.
Possiamo quindi dire che istituzioni
e partiti sostengono chi ha
gettato “grave discredito” sulla
Repubblica? Diciamolo.
Suo amico è pure il Coordinatore
uscente delle forze dell’ordine
Sabato Riccio. Memorabili i loro
complimenti reciproci su facebook.
Belli anche quelli di certi
avventori della rete orientati
verso uno pseudo centrodestra
ideologico, difensori della patria
a modo loro. Amici suoi sono
pure, o quanto meno lo erano
all’epoca, gli agenti della polizia
civile che con lui avevano condiviso
l‘onorevole avventura di
“Licenzopoli” e chi tra le divise è loro vicino.
Poi ci sono gli amici nei mezzi
di informazione. Partiamo da
Tribuna, anche perché se non
la metti per prima si offendono.
Graziosi sembra convinto che
l’immobiliarista non sia Severini.
Basti vedere come ha aperto
ieri il giornale: foto di Severini
e la scritta “Non sono io”. Poi
Peppe Morganti ama spesso
riprendere i pezzi di alta letteratura
giornalistica del Severini.
Come dargli torto? Assieme
a quelli di Paolo Forcellini,
altro amico del Severini, per la
limpidezza dell’eloquio danno
sempre lustro alle pagine. Per
San Marino Oggi.sm l’intesa col
Severini è nota.
Sinistra unita, che dire: addita
tutti ma non mette da parte
mai nessuno, nella logica della
sinistra pluralista. Son fatti così,
son comunisti. E nonostante
anche la consigliera Vanessa
Muratori sia stata bersaglio di
colui che non ricorda di essere
lui, gli danno credito. Il chiacchiericcio
di Ivan Foschi su facebook
e le battutine lasciano
il tempo che trovano quando
mancano atti concludenti. In
tribunale, nonostante l’ultimo
provvedimento, sembra
preferiscano non avere noie.
Già si era visto con “Licenzopoli”.
Così, Severini ha fatto
diversi complimenti al palazzo
di Giustizia. Tra i tanti: “A San
Marino (e li sto sputtanando di
brutto pubblicando l’impubblicabile)
come in Italia non c’è
certezza del diritto. Il tribunale
appartiene ad una casta politica-
mafiosa che lo usa come
grimaldello!”. Lo ha scritto
il 7 giugno scorso su facebook,
suo luogo di “pontificatio
maxima”. Una affermazione
che, in quanto a rispetto verso
le istituzioni, si commenta da
sé. Ma potrebbe non ricordarsi
di averla scritta o potrebbe
non riconoscersi nella foto
che ha messo nel quadratino
del profilo. A questo punto è
ovvio che io non mi ricordi di
quello che ho appena scritto, e
dopo il punto non rammenterò
nemmeno di averlo immaginato
questo pezzo. Anzi, adesso non
so neppure se sono qui, ho molti
dubbi pur avendoci pensato moltissimo.
Devo dire francamente
che non so neanche se sono io
che ho firmato questo articolo.

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