Antonio Fabbri, L’informazione di San Marino: Riciclaggio per oltre due milioni. Due donne a giudizio

Antonio Fabbri, L’informazione di San Marino: Riciclaggio per oltre due milioni. Due donne a giudizio

 L’informazione di San Marino

Riciclaggio per oltre due milioni. Due donne a giudizio

Per l’accusa movimentati denari illeciti attraverso titoli e prelievi in contanti presso Bcs. I soldi erano di Cosimo Balsamo, 58enne bresciano condannato in via definitiva in questi giorni per furto e ricettazione di materiali ferrosi

Antonio Fabbri

 Riciclaggio per 2.150.000
euro. Finiscono sotto
processo due donne,
Valentina Balsamo di 28
anni e Angela Balsamo
di 29, entrambe di Brescia.
Le due donne sono
accusate, in concorso tra
loro e con Cosimo Balsamo,
di aver movimentato
denaro allo scopo di occultarne
la provenienza
che i magistrati ritengono
sia di origine illecita.
i trascorsi
di cosimo Balsamo
Per i magistrati i soldi
portati sul Titano provengono
da reato. Cosimo
Balsamo è stato, d’altra
parte, condannato in via
definitiva proprio in questi
giorni. La sentenza
della Cassazione penale
è stata depositata in
cancelleria lo scorso 11
luglio ed ha confermato
la precedente condanna
per associazione per
delinquere finalizzata al
furto e alla ricettazione
di materiale ferroso.
L’uomo, 56enne originario
di Brindisi ma
domiciliato in provincia
di Brescia, era stato arrestato
nel 2007 assieme
ad altre cinque persone
accusate di fare parte
di una associazione per
delinquere che rubava e
ricettava materiale ferroso.
Tra questo il rame,
il cosiddetto oro rosso.
Gli agenti delle fiamme
gialle che effettuarono
gli arresti avevano anche
sequestato in un capannone
alla periferia di
Brescia ben 850 quintali
di rame, oltre ad altri
metalli per un valore di
mercato che all’epoca
venne stimato in oltre
10milioni di euro. Cosimo
Balsamo, ritenuto il
referente dell’associazione
per delinquere, finì in
manette.
Condannato dalla Corte
d’Appello di Brescia a
sette anni e quattro mesi
di reclusione e a 6000
euro di multa per una
serie di reati tra cui furto
e ricettazione, era ricorso
in Cassazione, che ha
recentemente confermato
le pene.

L’attività degli
arrestati

arrestati
Secondo le accuse mosse
a Balsamo e altri cinque
al momento dell’arresto,
nel 2007, i sei in genere
ricettavano da nomadi o
mettevano a segno furti
in prima persona in capannoni
di grosse aziende.
Il gruppo si serviva
di tecniche sofisticate,
maneggiando ricetrasmittenti,
praticando
fori nei muri, mettendo
fuori uso allarmi con
speciali spray, e infine
portandosi via la refurtiva
su tir e rimorchi a
loro volta rubati. Tra
l’altro, sempre secondo
le ricostruzioni degli
inquirenti all’epoca
degli arresti, la banda riciclava
il denaro sporco
ricavato dalla vendita
sottoscosto dei grossi
quantitativi di rame e
ottone, investendo in
immobili. Furono infatti
numerosi i sequestri di
appartamenti e case effettuati
da polizia e Gdf
nel contestato dell’operazione.
Evidentemente, però,
c’era anche da piazzare
denaro contante che,
secondo gli inquirenti
sammarinesi, era in parte
finito in una banca sul
Monte.
Di mezzo ancora Bcs
Gli inquirenti del Tibunale
unico dei Tavolucci
ritengono che i denari
dell’attività illecita di
Balsamo siano finiti sul
Titano dove sono stati
movimentati attraverso
Valentina e Angela Balsamo,
che sono state così
rinviate a giudizio per
riciclaggio.

Di mezzo c’è ancora una
volta la Banca Commerciale
Sammarinese
. Infatti
in un conto presso la
Bcs erano stati trasferiti
gli oltre 2 milioni di euro
ritenuti di provenienza illecita.
Il conto era aperto
a nome di Valentina Balsamo,
ma erano delegati
ad operarvi sia Cosimo
che, in seguito, Angela
Balsamo.

I movimenti dei
soldi a san Marino

Il denaro era stato
depositato in contanti da
Valentina per la somma
di 500mila euro, da Cosimo,
per 1,5milioni e da
Angela per 150mila euro.
La somma era stata poi
in parte investita in titoli.
Per complessivi 302mila
euro era andata in
obbligazioni Bcs, in titoli
Depfa BK e France Oat.
Altra parte del denaro
era stata ripetutamente
prelevata in contanti, per
458.950 euro e in parte
trasferita tramite bonifi-
co, per 40.528 euro. Trasferimenti
di denaro che
per l’accusa configurano
reati commessi fino al 9
giugno 2011, data dell’ultimo
acquisto di titoli.
Poi l’attività dei Balsamo
fu bloccata dall’intervento
dell’Agenzia di informazione
finanziaria.

Il processo
Dopo le indagini è arrivato
il rinvio a giudizio
e il processo è stato già
fissato per il prossimo 2
ottobre.

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