Antonio Fabbri – L’informazione: Diamanti, oro e sterline per aggirare la voluntary

Antonio Fabbri – L’informazione: Diamanti, oro e sterline per aggirare la voluntary

L’informazione di San Marino

Servizio di Tv7 con telecamera nascosta svela la pratica diffusa per continuare a nascondere il nero

Diamanti, oro e sterline per aggirare la voluntary 

Ieri nella bocca dei soloni… “Queste pratiche non sono più possibili… non accadono più… le leggi adesso ci sono”

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Diamanti, oro, sterline e anche monete preziose per aggirare la voluntary disclosure. L’espediente viene svelato da un servizio di Maria Grazia Mazzola su Tv7, il settimanale del Tg1 andato in onda venerdì in seconda serata. Nel ripercorrere l’indagine della Guardia di Finanza di Forlì, “Torre d’avorio”, tra i dati ormai noti, riesce, però, a raccogliere anche, con telecamera nascosta, una “testimonianza” dirompente: un gioielliere di San Marino che dà istruzioni su come “investire” i propri denari in nero in preziosi. Operazione, questa, che potrebbe essere considerata ipotesi di riciclaggio. Non è da escludere, pertanto, che nei prossimi giorni la magistratura sammarinese possa aprire un fascicolo con questo capo di imputazione.
Si scopre così che, tra gli espediente
per aggirare la voluntary
disclosure, la collaborazione
volontaria sui capitali irregolarmente
detenuti all’estero il
cui termine scade a fine mese,
le strade praticate sono diverse.
C’è quella della concessione di
residenza, addirittura proposta
da qualcuno anche in consessi
politici; poi c’è quella dell’acquisto
di quote di società sammarinesi;
e c’è quella, illustrata
nel servizio, di investire in oro,
preziosi, valuta inglese.
E mentre sembra di sentire
ancora l’eco dei soloni che nei
giorni scorsi ripeteva che queste
pratiche non sono più possibili
oggi, non accadono più,
che siamo diventati virtuosi e
che adesso le leggi ci sono, il
servizio di Tv7 riporta di fronte
alla realtà. Una realtà dove
certo c’è chi opera e si sforza
per cambiare registro, ma dove
in troppi continuano a coltivare
espedienti e illegalità.

Per capirlo basti vedere cosa
emerge dal dialogo tra la giornalista,
fintasi una danarosa
signora che voleva investire il
nero in diamanti, e il commerciante
di preziosi.
“Io le dico cosa tratto, si accomodi.
Questo è un cliente che
compra i diamanti perché non
può portare fuori i soldi da San
Marino. E compra ‘sta roba:
oro, sterline… E’ chiaro, io
faccio delle note per l’acquisto
di sterline, perché le sterline
sono moneta legale. Il resto è
comprato in nero senza iva e
roba del genere”.
Ma la cliente è interessata ai
diamanti.
“Per i diamanti dipende come li
paga. Come li paga?”
Ovviamente in contati.
“I contanti è un’altra cosa. I
contanti vanno bene. I prezzi
sono in dollari e poi tradotti
in euro a seconda del cambio.
Un carato “G” che è bianco
extra all’ingrosso costa 11.500
dollari, cono 10.500 euro”.
Poi però la cliente si interessa:
“Ma se pago in contanti mi fa
uno sconto?”
Risposta: “Io le faccio già il
  prezzo all’ingrosso. Risparmia
il 22% di Iva. Io la tratto
come un produttore. I soldi in
contanti purché sia roba seria.
I contanti vanno bene perché
anche io pago in contanti”.

Poi però c’è il dubbio “Ma se mi
ferma la finanza quando esco?”
“Se la ferma la Finanza intanto
gli diamo una bolla di consegna
che dice che lei me li ha
portati a certificare che erano
di suo nonno, di suo babbo…
sono 20 diamanti certificati a
120 euro l’uno per un valore
di… sui quali applichiamo che
è tutto regolare… Chi può dimostrare
il contrario? Arrivata
a casa lei strappa e via”.
“Io però rischio…”, replica la
cliente.
“In questo periodo di caccia
alle streghe… le famiglie
hanno sempre avuto un loro
tesoro.
Adesso tutti cercano
chi ha sta roba. Ma le famiglie
nei tempi era regola. Se uno
aveva 100milioni delle vecchie
lire, 20 li metteva in preziosi.
Si mettevano in casa i lingotti.
Soprattutto gli imprenditori,
minimo si comprano 5 chili
d’oro piano piano. Perché
se fanno un’indagine su un
prodotto che vendo io, perché
uno ha fatto la spia e alla
fine io sono assolto, però ci
vogliono 5 anni, mi bloccano
tutti i conti, con cosa vive la
mia famiglia? E io stesso come
faccio a pagare gli avvocati?
Mando a vendere quelli e vado
avanti.
Così è con i diamanti.
Certo, uno non deve mettere
tutto quello che ha nell’oro e
nei diamanti. Però le persone
brave si fanno il loro tesoretto
segreto… per ogni evenienza
perché nella vita non si sa mai.
Mando un parente, qualcuno…
una telefonata dove li hai
comprati… mi trovo in queste
condizioni… ed è fatta! Almeno
tiro avanti. Con i conti bloccati…
non è che te li portano
via… però non puoi più operare…
allora a certi livelli…
non chi guadagna 1.500 euro
al mese… siamo ai livelli alti,
gli imprenditori più seri di ditte
italiane che vediamo in televisione,
vengono qui per ragioni
che non li conoscono nessuno,
facciamo il nostro contrattino
tutto a posto. Bisogna lavorare
bene!”
E per fare l’affare c’è una parola
d’ordine. “Qual è la parola
d’ordine?”, chiede la cliente.
“Serve una riparazione… una
riparazione”.
Insomma è bastato entrare in
una gioielleria per capire che
davvero c’è ancora bisogno di
una riparazione.
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