Antonio Fabbri – L’informazione: Famigerato Bonifico bcs partito addirittura da Banca centrale

Antonio Fabbri – L’informazione: Famigerato Bonifico bcs partito addirittura da Banca centrale

L’informazione di San Marino

Famigerato Bonifico bcs partito
addirittura da Banca centrale 

In quel
periodo la
Banca Commerciale
era in crisi di liquidità

Rigettate tutte
le eccezioni

Attesi testimoni
eccellenti tra cui
Valentini e Morganti

Antonio Fabbri

Tutte rigettate le eccezioni preliminari,
il processo per il famigerato
vbonifico Bcs effettuato in
blocco dei pagamenti, va avanti.
Dopo l’ordinanza del giudice
Roberto Battaglino che ha rigettato
l’eccezione preliminare della
precedente udienza, si è ripartiti
da altre istanze, sempre nella
fase preliminare. A formularle
gli avvocati delle difese, Gianna
Burgagni per l’ex direttore di
Banca Centrale, Mario Giannini;
Andrea Gemma e Pier Luigi
Bacciocchi per Sergio Gemma e
Otello Carli.

Le eccezioni delle difese
A nostro avviso c’è una prescrizione
processuale che si
ritiene maturata
– ha detto l’avvocato
Burgagni – l’iscrizione
della notizia di reato avvenuta
in momento antecedente e solo 3
anni e otto mesi dopo c’è stata
l’iscrizione nel registro degli indagati
del mio assistito per abuso
di autorità. Riteniamo inoltre
che il Commissario della legge
abbia abusato delle prerogative
che gli consentiva la legge: con
il ritardo dell’iscrizione dei prevenuti
nel registro degli indagati,
a oltre tre anni dall’iscrizione
primaria
”.
Per l’avvocato Burgagni, che ha
anche depositato una memoria
scritta, le indagini sono state
portate avanti in violazione del
diritto alla difesa. Il mio assistito
non si è reso conto che era
indagato, ci sono state rogatorie
strumentali o che riteniamo inutili.
L’imputato non avuto modo
difendersi in nessun momento
istruttoria”, ha detto l’avvocato
Burgagni.
“Sollevo una diversa eccezione
di prescrizione processuale
– ha
detto l’avvocato Andrea Gemma
Il 27 agosto 2012 iscrizione
di Sergio Gemma nel registro
indagati. Sino al 21 luglio 2015
unico reato contestato era abuso
autorità. Rispetto a questa, il
prevenuto aveva svolto interrogatorio
e presentato una memoria.
Ritengo che la prescrizione
processuale fosse già intervenuta
prima del 20 giugno 2014.
Rilevo inoltre che quando è mutata
la rubrica di reato contestato,
il mio assistito non si è potuto
difendere per la diversa ipotesi
di reato di cui siamo venuti a
conoscenza con comunicazione
giudiziaria, ma per questa nuova
contestazione non è stato mai interrogato”.

L’avvocato Pier Luigi Bacciocchi,
richiamando la memoria
della collega Burgagni, ha posto
l’accento sulle rogatorie. “Quello
di come considerare le rogatorie
è un problema che c’è. Se
siano o meno strumentali, utilizzate
per evitare che il procedimento
si possa prescrivere, questo
indipendentemente da come
siano state valutate in pronunce
precedenti”.

Le parti civili e il Pf
Gli avvocati di parte civile, Marco
Rossini per Banca Centrale,
Alessandra Bellardini e Simona
Ugolini per l’Eccellentissima
Camera, hanno chiesto che le
eccezioni venissero respinte. “I
termini di prescrizione processuale
no sono decorsi, né quelli
relativi alla segretazione degli
atti, pertanto chiediamo che
vengano respinte le eccezioni”,
ha detto l’avvocato Ugolini.

“Sono destituite di ogni fondamento
le questioni sollevate –
ha
detto il Pf – le rogatorie rientrano
nella necessità dell’inquirente
di compiere accertamenti”.

Quindi la decisione del giudice
Battaglino che, richiamando la
sua ordinanza, ha evidenziato
come le obiezioni dei legali siano
state oggetto di approfondita
riflessione e valutazione. “Respingo
le eccezioni relative alla
rogatoria perché, seppure degne
di valutazione e attenzione,
come potete vedere sono state
esaminate e decise sulla base
della normativa vigente. Per il
resto rigetto tutte le altre questioni
che sono state riproposte
sulla prescrizione processuale.
Il termine non è decorso”.


Le istanze istruttorie
e testimoniali
Si è quindi proceduto con le richieste
di acquisizione di documenti
e testimonianze.
L’avvocato Gianna Burgagni ha
richiesto l’acquisizione del verbale
e della registrazione della
seduta della Commissione finanze
nella quale ci fu l’audizione di
Antonio Gumina, allora a capo
della vigilanza di Bcsm. Chiesta
inoltre l’acquisizione della documentazione
relativa all’acquisizione
in blocco di Bcs da parte
di Asset Banca. “Per verificare
che non vi sia stata violazione,
con l’effettuazione del bonifico,
della par condicio creditorum
”.

L’avvocato Andrea Gemma ha
depositato della documentazione,
mentre l’avvocato Pier
Luigi Bacciocchi, associandosi
alla richiesta di acquisizione
della registrazione dell’audizione
in Commissione Finanze, ha
chiesto che si proceda alla convocazione,
come testimone, di
Claudia Minutillo, titolare del
50% delle quote della Finanziaria
Infrastrutture, cui il bonifico
era stato indirizzato. L’avvocato
Bacciocchi ha anche chiesto di
ammettere come testimone il
presidente di Asset Banca, Stefano
Ercolani, per chiedere se tutti i creditori di Bcs siano stati
soddisfatti.

Il bonifico venne fatto
da Banca centrale

Il Procuratore del Fisco, opponendosi
ad alcune richieste
istruttorie, ha rilevato che “verificare
oggi se i creditori siano
stati soddisfatti, è un fatto
successivo. La contestazione va
valutata riferendosi all’epoca
del fatto. Tra l’altro non solo
quello è un rileva nella situazione
dell’epoca. Anche la liquidità
della banca va valutata in quel
momento
”. Proprio a proposito
di liquidità il Pf Roberto Cesarini
ha rilevato un elemento di
novità, prima non noto. Risulterebbe
dall’indagine, infatti, che
il bonifico in questione venne
effettuato addirittura da Banca
Centrale perché Bcs in quel periodo
era appunto in crisi di liquidità.
E’ interessante sapere
chi ha provveduto al pagamento
effettivo di quel bonifico. Visto
che c’era un passaggio obbligato
per Banca Centrale e qualcuno
ha affermato che il pagamento
di questo bonifico venne effettuato
da Bcsm
”. Il Pf ha tuttavia
obiettato alle istanze istruttorie
e testimoniali: “Mi sembra che
si voglia allargare la disamina
di questo procedimento rispetto
alle necessità
”. Dal canto loro
le difese hanno affermato che
proprio perché certi dettagli non
sono irrilevanti, vanno verificati
in aula. “La modalità con cui
è stato eseguito bonifico
–ha
detto l’avvocato Gemma– l’articolazione
che ha indotto i commissari
a dare corso al bonifico;
indicare la meccanica specifica
di come sono fuoriusciti i soldi,
non sono irrilevanti. Non a caso
il Pf fa riferimento ad una meccanica
che coinvolgeva Bcsm, e
questo non è irrilevante
”.

Testimoni eccellenti
Il giudice Battaglino si è riservato
di valutare le ulteriori richieste
di testimoni e di acquisizione
di documenti formulate.
Intanto è stata già fissata una
nuova udienza per il prossimo
30 giugno. Udienza nella quale
sono stati già convocati, tra gli
altri, testimoni eccellenti come i
Segretari di Stato Pasquale Valentini
e Giuseppe Maria Morganti.
Altre udienze già fissate anche
per il 9 e 23 settembre.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy