Antonio Fabbri – L’informazione: Frode dell’Iva, il sammarinese indagato è un ex maresciallo della Gendarmeria

Antonio Fabbri – L’informazione: Frode dell’Iva, il sammarinese indagato è un ex maresciallo della Gendarmeria

L’informazione di San Marino

Frode dell’Iva, il sammarinese indagato è un ex maresciallo della Gendarmeria

Antonio Fabbri

SAN MARINO. E’ un ex maresciallo
della Gendarmeria
il
sammarinese implicato
nella nuova indagine
della Guardia di Finanza
di Rimini e tra i
sei principali indagati
dell’inchiesta sulla maxi
frode-carosello
condotta
dal pubblico ministero
Davide Ercolani.
Si tratta di Maurizio
Stefanelli, sessantaduenne
in pensione da
diversi anni, residente
a Serravalle. Anche
quando era in servizio
sembra avesse interessi
in una società che trattava
materiale fotografico.
Ed è proprio l’evasione
su questo tipo di merce
– calcolata in un giro per
40milioni con evasione
Iva da 7,5 milioni – che
è al centro dell’inchiesta delle Fiamme gialle
di Rimini che lo vede
protagonista e accusato,
assieme ad altri
cinque, di associazione
per delinquere finalizzata
alla frode fiscale.
Secondo le ricostruzioni
degli inquirenti Maurizio
Stefanelli è un “prestanome
di 1° livello”.

Così
viene definito, poiché
oltre ad essere lui stesso
prestanome, faceva da
procacciatore di altre
teste di legno funzionali
al disegno criminale.
Sul Titano è a lui riconducibile
la New Globus
Srl, poi divenuta Photo-
Rsm.Com Srl, secondo
gli inquirenti italiani
anche queste tra le
società utilizzate “nella
consorteria criminale”.

Con Stefanelli sono indagati nell’associazione
a delinquere, Alessandro
Golinelli, classe ’73;
Marco Golinelli, classe
1960 Castel San Pietro;
Fausto Rosso, classe
1948, Bologna; Mario
Golinelli, classe 1935,
Bologna; Cinzia Golinelli,
classe 1959, Bologna.
In sostanza, secondo
l’accusa mossa, Maurizio
Stefanelli, ha amministrato,
di fatto, la cartiera
italiana Global Service
srl facendola gestire di
diritto, nell’interesse
della contestata associazione
per delinquere,
da due “prestanome di
2° livello”. Non solo. A
Stefanelli è contestato
anche di avere gestito
altre società ritenute
cartiere, la Cestra Fin srl
e la C.L.M. srl, sempre tramite altri prestanome.


Poi da diverse di queste
società Stefanelli è stato
il beneficiario di somme
di denaro, provenienti
dal sistema di frode
all’Iva contestato. Somme
trasferite su posizioni
bancarie presso istituti di
San Marino.
Secondo i magistrati
il contributo apportato
all’associazione per
delinquere da Maurizio
Stefanelli, attivo nelle
Province di Rimini e
Forlì-Cesena, è consistito
principalmente nel
reperire teste di legno,
soggetti, privi di competenze
nella gestione di
persone giuridiche, a cui
intestare le società schermo.
Non solo. Per l’accusa
Stefanelli partecipava
di fatto alla costituzione e gestione delle stesse
società, sempre sotto le
direttive e nell’interesse
della famiglia Golinelli.

Così, oltre che di associazione
per delinquere,
Stefanelli è accusato anche
di false fatturazioni.
Infatti per l’accusa, nella
sua qualità di amministratore
di fatto della della
società cartiera Global
Service Srl, interposta
fittiziamente al sistema
di frode all’Iva ipotizzato,
emetteva fatture per
operazioni inesistenti al
fine di consentire alle
società finali di detrarsi
illegittimamente l’Iva.
Fatture false a lui imputate
per un totale imponibile
di 4.586.090,51
euro ed un’Iva evasa per
917.258,11 euro.

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