Antonio Fabbri – L’informazione: Governo salva i vertici dell’Iss ma affossa la commissione e la tenuta di maggioranza

Antonio Fabbri – L’informazione: Governo salva i vertici dell’Iss ma affossa la commissione e la tenuta di maggioranza

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Governo salva i vertici dell’Iss ma affossa la commissione e la tenuta di maggioranza 

SAN MARINO. “Qui si apre una questione politica. Non si può giocare sulla sanità. Le manovre hanno nomi e cognomi molto evidenti”. Tanto evidenti che, per non prendersi la briga di svelarli, il Segretario di Stato alla Sanità Mussoni evita di farli, anche se c’è chi ha capito a chi si riferisse ed ha reagito di conseguenza. Tuttavia, sia la decisione presa in Congresso, sia le parole del Segretario e la gestione della vicenda, stanno sollevando un vespaio capace di sfociare in una frattura ben più seria. Una lettera di dimissioni, che proprio dimissioni non sarebbero ma generica disponibilità alla remissione del mandato. In un caso o nell’altro, documento mai presentato in Commissione consiliare. Dato ormai per certo il “congedo” del Direttore generale dell’Iss, Bianca Caruso, si ventilavano possibili incarichi alternativi, poi, per gli altri due membri del Comitato esecutivo, Dario Manzaroli e Filippo Francini. Restano tutti, invece, almeno per altri sei mesi. Poi si vedrà. La questione è pesante,
perché da un lato c’è chi
ritiene che la Direzione
generale della Caruso
abbia ottenuto risultati
in una fase difficile per
l’ospedale, ritenendo
che i problemi sollevati
siano più di ordine
“caratteriale”. Dall’altro,
invece, c’è chi la mette
sul piano di decisioni
sbagliate: economiche,
di perdita di professionalità
importanti da parte
dell’ospedale sotto la sua
gestione, di uscite infelici
su situazioni delicate,
di scelte discutibili per lo
staff e convenzionamenti
con strutture italiane
non sempre ritenuti
vantaggiosi per il Titano.
Insomma, non solo questione
di caratteraccio.
Il Congresso di Stato,
comunque, ha deciso che
i tre Direttori resteranno
al loro posto fino al 31
dicembre, studiando nel
frattempo un avvicendamento
morbido. Viste
le critiche pesanti, però,
anche in maggioranza
c’è chi ritiene che altri
sei mesi siano fin troppi.
Inevitabili sul tema gli
interventi delle forze di
maggioranza. Il Psd, il
cui Segretario Marina
Lazzarini aveva anchepubblicamente
sostenuto
la Caruso, esprime
comunque “perplessità
sulle modalità di
gestione della remissione
del mandato dei membri
del CE da parte del
Segretario di Stato alla
Sanità, sia in relazione
ai tempi e alle modalità
di comunicazione. Si è
optato per una uscita
graduale dei tre dirigenti
dopo una attenta valutazione
del loro operato
che lo stesso Congresso,
sentita la valutazione
del Segretario Sanità
Francesco Mussoni, ha
ritenuto soddisfacenti.
Infatti, la conferma della
loro operatività avrà una
durata di ulteriori sei
mesi e non subirà “tagli
decisionali”. Questo
finché i progetti già in
fieri non saranno giunti
a completamento.
Sei mesi che dovranno
permettere il necessario
e congruo periodo di
transizione gestionale e
programmatico affinché
il cambio direzionale non
sia traumatico, soprattutto
nell’interesse degli
utenti dei Servizi Iss”,
dice il Psd, suggerendo al
Governo di usare questi
mesi per individuare con
trasparenza e chiarezza i
profili del nuovo Comitato
esecutivo.
Ammesso che i prossimi
mesi siano sereni, non
tanto per la Direzione
Iss, quanto per la maggioranza
che proprio sulla
sanità pare accumulare
sempre più tensioni.
Non è infatti tanto la
comunicazione del Psd a
fare traballare il Governo,
quanto quella di Alleanza popolare: “Questa
mattina il Congresso
di Stato, con la sola
contrarietà di Antonella
Mularoni, ha confermato
fino al 31 dicembre 2016
gli incarichi ai membri
del Comitato Esecutivo
dell’Iss, disattendendo
l’Ordine del Giorno
approvato dalla Commissione
Permanente
Sanità il primo luglio
scorso (9 voti favorevoli,
2 contrari, 1 astenuto).
Evidentemente al Governo
(tutte le componenti
ad eccezione di Ap) non
importa nulla che:
il Direttore Generale
abbia gettato fango
sull’Ospedale senza cognizione
di causa e non
si sia scusata nemmeno
dopo l’esito dell’Audit
clinico da lei stessa
promosso;
la stragrande maggioranza
dei medici
ospedalieri abbia di fatto
sfiduciato il Direttore
Generale;
la lettera di sostegno
al Direttore Generale
firmata genericamente
“infermieri” sia stata il
risultato di una manipolazione
perpetrata ai   
danni degli stessi infermieri
come ha dimostrato
il comunicato diffuso
da una federazione
sindacale;
la Consulta Socio-Sanitaria
abbia denunciato
al Consiglio la gestione
del Direttore Generale
sotto l’aspetto economico
ed organizzativo.
Ma soprattutto il Governo
ha fatto spallucce
di fronte all’Ordine del
Giorno della Commissione
Sanità che aveva
ricevuto due soli voti
contrari, per altro motivati:
uno dal fatto che
veniva contestato non
solo il Direttore Generale
– come era doveroso
– ma tutto il Comitato
Esecutivo, l’altro perché
non veniva censurato
anche il comportamento
del Segretario Mussoni.
Segretario che, ai
microfoni di San Marino
Rtv, ha dato il peggio
di sé accusando – con
la solita arroganza – un
partito di maggioranza.
“Le manovre hanno
nomi e cognomi e non
si può giocare sulla
sanità”, ha affermato.
Chi gioca sulla sanità?
Chi ritiene il Direttore
Generale inadeguato
dopo l’ampia dimostrazione
fornita (si badi
bene: quasi l’intera
commissione consiliare
permanente) o lui stesso
perseguitato dai fantasmi
dei complotti che minano
la sua grandezza?
Da lunedì prossimo Alleanza
Popolare riunirà
i propri organismi per
valutare il comportamento
del Governo e per
qualunque decisione si
renda necessario intraprendere”.
Il che non lascia presagire
una settimana distesa.
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