Antonio Fabbri – L’informazione: Nuovi equilibri politici emergono dalla bocciatura dell’odg Carisp

Antonio Fabbri – L’informazione: Nuovi equilibri politici emergono dalla bocciatura dell’odg Carisp

L’informazione di San Marino

Nuovi equilibri politici emergono dalla bocciatura dell’odg Carisp

AP ha votato a favore dell’ordine del giorno. Socialisti con la maggioranza

Antonio Fabbri

SAN MARINO. L’ordine del giorno che era stato proposto
dall’Upr assieme a
Sinistra unita e Civico10
, che chiedeva una verifica approfondita su Cassa di Risparmio prima di procedere alla nuova iniezione di capitale da parte dello stato e chiedeva pure di dare corso alle raccomandazioni proprio su Cassa del Fondo Monetario, è stato respinto con 33 voti contrari e 20 a favore. Ma il dato numerico, apparentemente consueto per gli equilibri di maggioranza e opposizione, nasconde in realtà travasi di voti che si sono registrati. Dai banchi di Alleanza popolare, infatti, si è votato a favore dell’ordine del giorno, mentre il partito socialista ha votato contro. Questo, se da un lato sancisce palesemente l’ingresso in maggioranza del partito di opposizione, dall’altro definisce la rottura dell’alleanza del Ps con l’Upr.Upr che
con Ap ha annunciato un
percorso politico. Allo
stesso tempo anche i due
consiglieri transfughi
di Upr, Giancecchi e
Giardi, hanno votato con
la maggioranza pronti,
dopo i primi approcci
già ufficializzati a fine
settembre, ad entrare
ufficialmente nella Dc.
Ma anche nel Psd ci
sarebbe chi ha votato a
favore dell’ordine del
giorno.
La vicenda Cassa
spacca la maggioranza,
dunque. Merito del
contendere, prevalentemente,
il ruolo della
Fondazione che secondo
alcuni dovrebbe essere
maggiormente ridimensionato
a favore delle
indicazioni pubbliche,
di governo e consiglio,
considerate le ultime
manovre che hanno impiegato
e impiegheranno
risorse della collettività a
sostegno di Cassa.
Altra
parte politica, che respingendo
l’odg rafforza
quindi la posizione della
Direzione e dell’attuale
maggioranza nel Cda che
ha recentemente defenestrato
il vicedirettore, ritiene dunque che l’attuale
proprietà, la Fondazione,
debba avere un ruolo ancora determinante. In
questo quadro avanzano,
insomma, strategie e
ribaltamenti politici che,
anche in vista della votazione
sull’assestamento di
bilancio, avranno la loro
importanza per capire
soprattutto chi è in maggioranza
e chi all’opposizione,
in un quadro che
ormai ha abdicato al processo
democratico in un
guazzabuglio di equilibri
nel quale si fatica sempre
più a scorgere l’interesse
collettivo.
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