Antonio Fabbri – L’informazione. Processi di appello: dalla truffa alle assicurazioni di Oddone al caso Fasea

Antonio Fabbri – L’informazione. Processi di appello: dalla truffa alle assicurazioni di Oddone al caso Fasea

L’informazione di San Marino

Processi di appello: dalla truffa alle assicurazioni di Oddone al caso Fasea

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Processi di appello, ieri, davanti al giudice David Brunelli. Nove i casi in discussione. Tra questi la vicenda della truffa alle assicurazioni per la quale in primo grado è stato condannato a 2 anni e 5 mesi il caporedattore di Tribuna, David Oddone. Due episodi contestati, risalenti al 2009 e al 2011, nei quali il caporedattore de La Tribuna insieme ai genitori, all’amico Alessandro Pecci e ad altri due imputati rei confessi, avevano secondo l’accusa messo in scena due sinistri per poi incassare i denari dell’assicurazione. Quattro le compagnie assicuratrici che
hanno chiesto la conferma della sentenza
di primo grado. Stessa cosa fatta dal procuratore
del fisco. Sentenza contestata,
invece dal pool di difensori – gli avvocati
Cocco del foro di Rimini, Falcinelli di
Perugia e Rossano Fabbri di San Marino
– che hanno contestato le accuse e la formazione
della prova, chiedendo l’assoluzione.
“Un giornalista vive della propria
reputazione e per me sono stati anni di
grande sofferenza” ha detto Oddone “ho
fiducia nel suo giudizio”.

Altro caso importante: la vicenda Fasea. Un anno di prigionia per attentato colposo alla salute pubblica mediante deterioramento dell’ambiente naturale. In primo grado è stata condannata Elisabeth Huber in particolare per delle lastre di amianto lasciate sul piazzale. “Non è
stato provato il deterioramento ambientale
e quindi il pericolo” hanno insistito
i difensori Maria Selva e Pier Luigi Bacciocchi.

Terzo importante caso discusso ieri mattina
quello delle sorelle Balsamo, Angela
e Valentina di 28 e 29 anni accusate di
riciclaggio di due milioni di euro provenienti
dalla attività criminosa del padre
Cosimo Balsamo, pregiudicato per furto
e ricettazione di materiale ferroso.
Le due ragazze in primo grado erano state
condannate 2 anni e 6 mesi di prigionia
Valentina Balsamo, e Angela Balsamo
un anno di prigionia. Il loro avvocato
Federico Fabbri Ercolani ha sostenuto
che le ragazze non erano al corrente della
provenienza illecita del denaro del padre
ed ha chiesto l’assoluzione.
In tutti i casi il giudice Brunelli si è
riservato di decidere.
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