Antonio Fabbri – L’informazione: Quelle tre firme sono di Stolfi. Lo conferma il perito Cristofanelli

Antonio Fabbri – L’informazione: Quelle tre firme sono di Stolfi. Lo conferma il perito Cristofanelli

L’informazione di San Marino

Quelle tre firme su contabili e libretto sono di Stolfi. Lo conferma il perito Cristofanelli. L’ex Segretario comunque disconosce quelle sottoscrizioni

Antonio Fabbri

Ha sempre sostenuto, e sostiene ancora, che quelle tre firme non siano le sue. Due apposte sulle contabili una su un libretto al portatore. La perizia grafologica del professor Pacifico Cristofanelli, inchioda tuttavia Fiorenzo Stolfi, affermando che dal punto di vista tecnico, praticamente al 100% quella firma è a lui attribuibile.

Era già emerso che la perizia calligrafica agli atti del processo avesse confermato che quelle grafia fosse di Stolfi. Ieri, il perito Cristofanelli, ha nel dettaglio spiegato il perché della certezza tecnica per cui sia attribuibile all’ex segretario agli esteri. 

“Abbiamo avuto modo di confrontare
un campione di 129 firme
anche su diversi supporti tra
cui tipologie di carte che ci hanno
consentito di fare valutazioni
anche sulla pressione esercitata
durante la scrittura.

Gli elementi di corrispondenza
tra le varie firme esaminate sono
costanti” Le firme da verificare
erano tre. Nei due casi delle contabili
il perito ha affermato che
vennero fatte con lo stesso tipo di
penna a inchiostro liquido. Sul libretto
la firma venne apposta con
una penna a inchiostro oleoso.
Elemento, questo delle due penne,
che la difesa ha intenzione di
utilizzare come “anomalia” essendo
state le firme apposte pressoché
contestualmente.

La firma di Stolfi venne apposta
sul libretto “Giulio2”. Questo
libretto era stato alimentato, secondo
l’accusa, con versamenti
fatti da Giuseppe Roberti per un(…)docutotale
di 745mila euro provenienti
dal libretto“Arrivederci”,
quello dove erano confluiti i soldi
di Lucio Amati per l’acquisto
dell’istituto bancario che poi diventò
il Credito sammarinese. Il
libretto “Giulio 2” venne estinto,
appunto, a firma di Stolfi. I soldi
passarono poi sul sul libretto al
portatore intestato “Giulio” e poi
su un mandato fiduciario in Fin-
Project.

Nonostante la perizia, nella difesa
di Stolfi sostenuta dall’avvocato
Simone Menghini, resta il dubbio,
considerato che il suo assistito ha
sempre continuato a disconoscere
quella sottoscrizione

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