Antonio Fabbri – L’informazione: Riciclaggio di 70 milioni della corruzione congolese al via il processo

Antonio Fabbri – L’informazione: Riciclaggio di 70 milioni della corruzione congolese al via il processo

Articolo modificato

L’informazione di San Marino

Riciclaggio di 70 milioni della corruzione congolese al via il processo

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Si apre questa mattina alle 8 e 30, davanti al giudice Roberto Battaglino, al pro-fiscale Giovanni Belluzzi e agli avvocati difensori Achille Campagna, Pier Luigi Bacciocchi e Gian Nicola Berti il processo per riciclaggio dei soldi della corruzione in Congo Brazaville. Riciclaggio per un ammontare complessivo impressionate di denaro che supera i 70 milioni di euro. 

Secondo l’accusa, fino all’aprile del 2012 sono stati movimentati i denari del presidente dello stato africano, Denis Sassou Nguesso, tuttora in carica, alla guida dello stato dal 1979 e che mira ad un ulteriore mandato. 

A San Marino sono passati pure i suoi soldi e ad essere accusati di avere contribuito ad occultarne la provenienza ritenuta illecita e a dover rispondere, quindi di riciclaggio sono Phlippe Maurice Chironi, promotore finanziario per Lemanfi s.a. e procacciatore d’affari per Banca Commerciale Sammarinese

Ancora la stessa banca, dunque, della quale era responsabile commerciale il secondo imputato, Stefano Bertozzi che gestiva i rapporti d’affari con Chironi ed eseguiva le operazioni da lui ordinate.. 

Terzo imputato è …,residente a San Marino e all’epoca dei fatti contestati presidente del consiglio di amministrazione di Business Financial Consulting, società finanziaria finita in liquidazione coatta, e gestore dei mandati fiduciari che Philippe Maurice Chironi sottoscriveva con Bfc in nome e per conto di società delle quali era legale rappresentante, procuratore o delegato.

Le accuse e i denari riciclati Nel rinvio a giudizio, disposto dal Commissario della legge Alberto Buriani, i tre sono accusati, a vario titolo, di avere movimentato cifre ingentissime Questi soldi, secondo l’accusa, sono il frutto della distrazione di fondi pubblici, concussione, malversazione commessi da persone legate a Denis Sassou Nguesso, presidente del Congo Brazaville. Denis Sassou Nguesso, al potere dagli anni ’70, è considerato uno degli autocrati più corrotti dell’Africa. Per movimentare il denaro sporco, secondo l’accusa, venivano utilizzate anche della shell company.

Le shell company Alla lettera “società conchiglia”. Si tratta di società di comodo, scatole vuote, utilizzate per movimentare denaro illecito, schermare persone o utilizzate per commettere frodi. Gusci vuoti attraverso i quali fare transitare denaro dando parvenza di attività in realtà inesistenti, insomma. Secondo l’accusa anche queste, con sedi nei più disparati paradisi fiscali, sono state utilizzate per veicolare il denaro ritenuto “sporco” del presidente congolese.

L’attività del presidente del Congo Il presidente Nguesso, che nel parlamento del suo paese è riuscito a fare sedere numerosi parenti e amici, conta di consolidare il suo potere anche dopo le prossime elezioni del 2016, modificando la costituzione tramite referendum. Sulla corruzione in Congo si indaga anche in Francia, per mazzette, nel settore della telefonia nel Paese africano, che si aggirano attorno ai 73 milioni di euro. In Italia, invece, si è parlato parecchio dei rapporti e delle concessioni dell’Eni in Congo, dell’accordo con il presidente e della trasferta nel luglio dello scorso anno proprio del presidente del consiglio Matteo Renzi, nel paese africano in occasione dell’accordo Eni.

Le aggravanti contestate Anche dall’Africa stando all’accusa, arrivavano quindi i denari del malaffare per i quali finiscono oggi davanti al giudice i funzionari di banche e finanziarie ai quali, proprio per questa loro qualifica professionale, viene contestata l’aggravante. Secondo l’imputazione, infatti, il reato di riciclaggio è stato infatti commesso per l’accusa proprio nell’esercizio dell’attività bancaria e finanziaria. I soldi versati sono stati in certi casi investiti, in altri trasferiti di società in società, in altri casi ancora prelevati in contanti.

 

 

 

Articolo modificato il 18 giugno 2018  a seguito di provvedimento di “Il garante per la tutela della riservatezza dei dati personali”  della Repubblica di San Marino, prof. Lanfranco Ferroni, datato 7 giugno 2018,  Prot.n. 128/2017 GAR.

 

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