L’informazione di San Marino
Tra i problemi del sistema bancario-finanziario i crediti non-performing
Antonio Fabbri
A preoccupare il sistema bancario ci sono anche i crediti non-performing. Quei crediti, cioè che le banche hanno in pancia e che difficilmente riusciranno a riscuotere.
Un dato che ha preoccupato l’aula in seduta segreta, venerdì scorso, e che già in passato aveva preoccupato sia Banca Centrale, che nel 2012 aveva emanato un apposito regolamento per ampliare la casistica e le modalità di approccio all’erogazione del credito, sia il Fondo monetario, che nel suo report del 2014 metteva in evidenza il problema. Anche su questo problema dall’opposizione – Lazzari, Pedini Amati, Rete – era stato proposto un odg, bocciato, che chiedeva di prevedere verifiche e contromisure per quei vertici bancari che acconsentano a concedere finanziamenti pur senza adeguate garanzie, come troppo spesso è accaduto.
Di casi nel tempo ne sono accaduti
tanti e sono stati ricostruiti già da un po’ (l’informazione del 19-02- 2014). Da Rimini yacht a Fincapital,
dalle operazioni “zero coupon”
di Banca del Titano alle barche
fantasma, dalla bolla immobiliare
ai prestiti milionari senza garanzie
agli “amici”. Tutti prestiti non-performing
concessi per leggerezza
o, in certi casi, connivenza stanno
costando caro a tutti i cittadini,
traducendosi in crediti di imposta,
interventi dello stato, operazioni di
salvataggio che ricadono direttamente
o indirettamente sulla
collettività.