COMUNICATO STAMPA
Richiesta di sottoscrizione della Convenzione di Berna
da parte della Repubblica di San Marino
SAN MARINO 8 MARZO 2011 – Il Comitato di Coordinamento per la tutela dell’ambiente, della fauna e della salute dei cittadini, in una nota inviata ieri 7 Marzo alle Segreterie di Stato per gli Affari Esteri, Territorio e Ambiente, ai rappresentanti di San Marino all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, e alla Segreteria della Convenzione di Berna, ha richiesto da parte della Repubblica di San Marino la sottoscrizione della Convenzione di Berna, importante trattato riguardante la conservazione delle specie selvatiche e degli ambienti naturali in Europa.
Diverse le ragioni addotte dal Comitato nel proprio documento fra le quali, in premessa, la considerazione che la vicina Italia ha sottoscritto la Convenzione di Berna già nel lontano 1982, mentre San Marino, pur essendo parte integrante del territorio geografico della penisola, nell’arco di un trentennio manca all’appello assieme alla Federazione Russa.
Già negli anni passati alcune Associazioni come APAS, AMS e OasiVerde si sono attivate per invitare le Segreterie di Stato competenti alla firma della Convenzione, sottolineandone l’alta valenza, quale irrinunciabile passo di civiltà per il Paese, nonché come presupposto da cui partire per legiferare in materia di reale tutela dell’ambiente e della biodiversità, considerata anche la presenza della Repubblica di San Marino nel patrimonio mondiale dell’umanità.
Ma cos’è la Convenzione di Berna?
La Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa, nota appunto come Convenzione di Berna fu elaborata nel 1979 e divenne esecutiva dal 1 giugno 1982. È stata recepita in Italia con la legge n. 503 del 5 agosto 1981 e ratificata dai 39 stati membri del Consiglio d’Europa assieme all’Unione Europea, Monaco, Burkina Faso, Marocco, Tunisia e Senegal.
Scopi della convenzione sono: la conservazione della flora e della fauna spontanea ed i relativi habitat; promuovere la cooperazione tra gli stati; monitorare le specie in pericolo e vulnerabili; fornire assistenza su problemi legali e scientifici.
Quattro appendici individuano le specie da proteggere e sono regolarmente aggiornate dal Comitato Permanente su indicazione di vari gruppi di esperti: specie strettamente protette, flora – Appendice I; specie strettamente protette, fauna – Appendice II; specie protette, fauna – Appendice III; strumenti e metodi di caccia e cattura proibiti ed altri mezzi di sfruttamento – Appendice IV.
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