Accorato appello della Confederazione Sindacale Europea di fronte alla drammatica escalation del conflitto tra Russia e Georgia, rilanciato dalla Confederazione Democratica dei Lavoratori Sammarinesi (Cdls) della Repubblica di San Marino. Avviati stretti contatti con le organizzazioni sindacali russe e georgiane.
“Tutte le parti interessate devono cessare l’azione militare e tornare immediatamente al dialogo e al negoziato per evitare le devastanti conseguenze del conflitto armato. Un fallimento della soluzione pacifica avrebbe gravi ripercussioni sociali ed economiche per l’intera regione del Caucaso”, ha dichiarato John Monks, segretario generale del sindacato europeo.
Il bilancio non ufficiale di questi primi giorni di scontri armati parla di circa duemila vittime e decine di migliaia di profughi in Ossezia del Sud, e oltre 100 in Georgia.
La Confederazione Sindacale Europea segnala anche che una decina di sindacalisti sono morti a causa dei bombardamenti nel porto georgiano di Poti sul Mar Nero.
Molti gli affiliati delle organizzazioni sindacali in Russia (FNPR) e in Georgia (GTUC) hanno chiesto al movimento sindacale europeo di sostenere gli sforzi volti a porre fine ai combattimenti e mantenere stretti contatti con loro.
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