L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 25/02/2008
()
Nel settembre 2007 dalla denuncia di un
amministratore di una banca di Forlì è partita l’indagine su decine di
imprenditori italiani accusati di evasione fiscale attraverso il sistema
bancario e finanziario sammarinese.
Dalla Repubblica di San Marino nessuna
reazione. Fra l’altro è stato arrestato un cittadino sammarinese (Stefano
Venturini) chiamato con un pretesto fuori territorio ed è stata eseguita (ed
usata come prova d’accusa) l’intercettazione di una telefonata fra due cittadini
sammarinesi (Matteo Mularoni e Barbara Tabarrini) in territorio sammarinese.
La Germania ha acquistato attraverso i
propri servizi segreti dall’ex dipendente di una banca del Liechtenstein, un dvd
contenente i nomi di 800 tedeschi che utilizzano appunto il Liechtenstein per
sottrarsi al fisco del loro paese e li sta portando in giudizio.
Il Liechtestein ha reagito accusando la
Germania di aver lanciato un attacco alla sua sovranità: “siamo un piccolo
Stato e vogliamo avere buone relazioni con i nostri vicini ma siamo anche uno
Stato sovrano“. Ed il premier, Otmar Hasler, è corso a Berlino a incontrare
la cancelliera Angela Merkel.
San Marino è immobile. Come se dall’Italia
non fosse avvenuta alcuna palese violazione della sua giurisdizione, prerogativa
fondamentale della sovranità.
Evidentemente fra i compiti dei politici
di San Marino non c’è più quello di occuparsi del proprio Stato. Evidentemente
le istituzioni a San Marino ormai servono solo a pavoneggiarsi quando la fanfara
aduna ‘il colto pubblico e l’inclita guarnigione’.
Nel caso Germania-Liechtenstein molti
giuristi, anche tedeschi, sono scesi in campo per sostenere che le prove
conseguite in quel modo non sono utilizzabili in giudizio. Per il caso
Italia-San Marino anche da avvocati e professori di diritto nessun cenno di
interesse. Come se fosse scomparsa la tradizione di quella forte cultura
giuridica che ha accompagnato e assistito la comunità sammarinese fin dalla
sua origine.
|