L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 4/09/2007 (“L’amicizia
protettrice”)
Al funerale del
prof. Federico Bigi ne ricordai il merito di avere guidato, “con tanta
intelligenza e dedizione, la comunità, verso il riconoscimento a livello
mondiale della sua indipendenza, portando avanti in tappe fondamentali la nostra
libertà”.
Ripresi poi
l’argomento sull’Annuario della Scuola Secondaria Superiore ed ancora in
appendice a un libretto sui fatti di Rovereta, precisando la base di cotanto
giudizio: l’aver tolto dalla nostra sovranità l’ombra della “amicizia
protettrice” imposta dall’Italia al momento della unificazione politica della
penisola.
In effetti
l’espressione è molto più antica. Furono i sammarinesi stessi a inventarla per
salvarsi da pericoli maggiori nel 1549: la vollero in un documento a firma del
duca d’Urbino. E la vollero pure nel 1603 in un documento a firma del papa.
Invece ne avrebbero fatto a meno nel 1862. San Marino da allora da molti paesi
venne considerato un protettorato dell’Italia.
La cancellazione
dell’espressione è stato un passo decisivo per San Marino per poter entrare
negli organismi internazionali. Lo ha detto il prof. Pietro Manzini (Diritto internazionale nella Università
di Bologna) nel Forum sull’Europa: la caduta della espressione “amicizia
protettrice” è per la Repubblica di San Marino “la dichiarazione di
indipendenza formale”. Grazie “a questa dichiarazione di indipendenza …
San Marino entra nei grandi consessi internazionali”.
Giusta quindi
l’interpretazione – ignorata dai sammarinesi – che a suo tempo fu data.
L’auspicio adesso è che, dopo Manzini, non si tardi ancora a tributare a Bigi
il riconoscimento.
|