Gabriele Bucci, Coordinatore Noi Sammarinesi, interviene sulla vicenda dell’asilo nido di Falciano.
Alla fine la legge del popolo vince sempre! Mi riferisco alla vicenda della scuola dell’infanzia di Falciano che lo Stato, dopo avere effettuato lavori di ristrutturazione per centinaia di migliaia di euro, ha pensato di privatizzare e per poterlo fare, ha votato un ordine del giorno in Consiglio, per scelta della maggioranza sostenuto anche da Noi Sammarinesi e che prevede un regolare appalto pubblico fra tutti gli operatori del settore ed un congruo affitto dei locali.
Fin qui tutto legittimo, ma occorre tenere conto sempre anche del supremo parere del popolo che si è mobilitato, raccogliendo migliaia di firme e dimostrando unità che deve fare pensare.
Personalmente avevo condiviso il pensiero dei componenti il gruppo di Falciano pensando che lo Stato alla fine avrebbe dovuto sostenere la stessa cosa ma il fatto che il costo per l’ apertura di un nuovo nido non risulta possibile, ha portato la politica a sostenere una eventuale privatizzazione.
Quindi la legittima raccolta di firme per la presentazione dell’Istanza , è la dimostrazione di un alto senso di democrazia (macchiato anche da qualche atteggiamento fuori luogo), che in questo modo esprime il dissenso del popolo.
Resto convinto che se attraverso mediazioni si fosse potuto discutere ulteriormente, magari anche applicando una tassa di scopo che avrebbe permesso l’apertura del nido oppure riorganizzando il sistema scolastico nel suo complesso certamente si sarebbero liberate le risorse per dare una risposta positiva alla popolazione.
Sono comunque certo che la soluzione sarà la più corretta ed in linea con i desideri della popolazione, in quanto personalmente, in un precedente articolo, avevo già appoggiato la mediazione, delle richieste popolari che avrebbero potuto sfociare in dissenso organizzato e nocivo per un corretto uso delle regole di Stato.
Il mio impegno, quindi, sarà convinto in questa direzione, permettendomi di esprimere solidarietà sopratutto alle famiglie che attendono risposte dalla politica ed augurando alla politica di ricordarsi di essere al servizio del popolo. [c.s.]