Risposta del Segretario di Stato all’istruzione Romeo Morri, sulle interpellanze presentate da Vanessa Muratori (Su) e Giuseppe Maria Morganti (Psd) sull’asilo nido di Falciano e sui costi di ogni bambino frequentante i nidi pubblici.
“Lo Stato ha leggi specifiche per la salvaguardia
della qualità dei servizi per la prima infanzia. E l’esperienza ha dimostrato
la validità di un piano di risposta alle domande delle famiglie. Il governo nella gestione dei
servizi punta a costruire delle reti.
Per quanto riguarda
i costi della formazione si tratta di 15 mila euro negli ultimi anni per gli 80
dipendenti pubblici e i 17-18 del settore privato, tenuto a degli obblighi
precisi in materia. Nel pubblico sono previste due figure: l’educatore e l’addetto.
I posti convenzionati presso strutture private sono 66, 13 quelli in asili
nido. Lo Stato eroga un contributo per ogni bambino pari a 598 euro per chi è
all’asilo nido, 478 euro per chi frequenta gli spazi bambini. Gli asili nido
pubblici sul territorio per l’anno 2010 sono 7 e accolgono 232 bambini.
La quota fissa mensile è di 189 euro, giornaliera di 5,50 euro. Nell’anno 2010 i
proventi sono stati 625.956, 65 euro. Tra i costi del personale si contano i
3.044.853 euro di stipendi e 179.000 euro di tfr”.
“E’ una materia delicata che ha avuto 3.500 firme
sull’istanza d’Arengo. Dobbiamo prendere tutti una decisione seria e consapevole.
Il sistema della prima infanzia è integrato, pubblico e privato, e offre un
servizio di alto livello, i criteri sono uniformi per garantire qualità per i
servizi da 0 a
3 anni. Lo Stato si è dotato di criteri di salvaguardia, chiamando a forte
corresponsabilità i soggetti e le risorse diverse, stabilendo regole per tutti
i soggetti e valorizzando l’esperienza dei nidi pubblici. I requisiti sono gli
stessi per il pubblico e il privato rispetto ai titoli di studio, cittadinanza
o residenza. La quota fissa mensile per le famiglie è di 199 euro per ogni
utente, la quota giornaliera è di 5,50 euro per i pasti. Secondo i dati del
bilancio dello Stato, i ricavi per le rette nel 2010 sono stati oltre 625
mila euro, in dettaglio 625.956 euro, e rappresentano il 17% dei costi. Le
spese a bambino al marzo 2012 sono di 20.415 euro. Gli stipendi del personale
nell’anno 2010 sono stati 3 mln e 238.827 euro, l’88% della spesa totale che
ammonta a 3 mln e 672.710 euro (include l’uso dell’immobile, la sicurezza, la
prestazione dei servizi…etc). E’ evidente che i costi del personale
incidono nettamente sul totale della spesa. Visto l’istanza d’Arengo e le
scelte che il governo
deve fare, in una delle prossime sedute del Consiglio grande e generale si
prenderà in esame tutto il sistema dei nidi e ci sarà una posizione del governo
su questa materia. A tutt’oggi non è stata presa nessuna decisione in merito
all’asilo di Falciano”.
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