Asset Banca. Premio Otto d’Asburgo

Asset Banca. Premio Otto d’Asburgo

Asset Banca organizza il Premio Otto d’Asburgo per riflettere su Europa e Cristianesimo
Aristotele sosteneva che la vera felicità è esercitare liberamente il proprio pensiero e che di conseguenza i colti sono superiori agli incolti quanto i vivi ai morti. Occorre allora diffondere l’esempio di uomini che hanno saputo tradurre i propri pensieri in azioni, avendo a cuore l’avvenire delle future generazioni. Per questo la Fondazione Valori Tattili e l’Accademia di Casale e del Monferrato Famiglie Storiche d’Italia organizzano il Premio Internazionale Otto d’Asburgo che si svolgerà alle 21 di lunedì 8 ottobre presso la Sala Convegni di Asset Banca. Otto d’Asburgo è considerato uno dei padri fondatori dell’Europa perché da subito espresse la convinzione che l’unità non avrebbe tolto sovranità ai singoli paesi ma li avrebbe collocati all’interno di un contesto più ampio, tutelando le minoranze e accrescendone il peso in uno scenario segnato dalle cosiddette “super potenze”. L’Europa era per Otto d’Asburgo anzitutto una comunità culturale e spirituale e in questo quadro costituiva un’entità politica prima che economica. Il fattore più importante dell’unificazione europea era a suo dire il cristianesimo. Per questo il Premio verrà assegnato a S. Em. Rev.ma Signor Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo che fu anche il decano del corpo diplomatico sammarinese. Assieme al Cardinale sarà un illustre europeista a ricevere il premio Otto d’Asburgo, ovvero S.A.S. il principe Nikolaus von Liechtenstein, il fratello minore dell’attuale principe regnante del Liechtenstein e marito di S.A.R. la principessa Margherita di Lussemburgo. La visita del principe richiama alla memoria dei sammarinesi quella altrettanto illustre della Regina Cristina di Svezia, il cui invito a San Marino fu esteso dal fiorentino Antonio Malegonnelle che volle sottolineare come la Repubblica non fosse affatto inesperta di lettere: “Ma perché tu sappia, che la Repubblica non è poi così inesperta di lettere, che tu non possa esercitare in essa la forza della tua altissima mente, sappi che ancora vivono, elargiscono nella loro vivace vecchiaia luce agli ingegni nostri coloro che un tempo abitarono il sacrario della Minerva Urbinate e conobbero la Grecia e il Lazio tutto in esso adunati dalla munificenza dei principi…Avete visto le ricchezze profuse a tutela delle arti, a ausilio della virtù…E non so se tra le amenità degli studi esista altrove un più severo culto delle scienze. Non son nomi ignoti Democrito, Talete Anassagora, e se altri mai delirarono per le fantasie della filosofia del tutto…”.

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