Ha tirato in ballo, ieri, la Repubblica di San Marino, Federico Berni di Corriere della Sera in un articolo intitolato: La «talpa» / Agli arresti domiciliari anche un manager della compagnia Truffa da 6 milioni a Telecom con falsi contratti leasing / Il meccanismo faceva ottenere finanziamenti ad aziende in crisi che simulavano l’ acquisto di penne ottiche
Davano finanziamenti in nero a società in crisi, «mascherandoli» con falsi
contratti di leasing. Un’ accusa che ha portato agli arresti domiciliari per
attività finanziaria illecita un manager milanese di Telecom, G. R., 37 anni, il
commercialista S. S., 48 anni, e in carcere il mediatore d’ affari Alessandro
Trimigno, 50, cittadinanza di San Marino. Il secondo e il terzo, indagati in
qualità di procacciatori d’ affari per conto della compagnia telefonica. L’
ordinanza del gip Claudio Tranquillo, eseguita dalla Guardia di finanza con
perquisizioni a Milano, Torino, Genova e Roma, contesta la violazione del testo
unico bancario per attività finanziaria illecita e truffa aggravata nei
confronti di Telecom. L’ inchiesta della Procura di Monza nasce da alcune
operazioni anomale segnalate dall’ Ufficio informazioni finanziarie della Banca
d’ Italia.
Le somme, che venivano date ad un’ altra società (riconducibile ad un
imprenditore indagato a piede libero) per il pagamento della falsa fornitura di
penne, venivano poi trasferite agli stessi clienti «in nero» (il più delle volte
in contanti), attraverso una complicata triangolazione di false fatture, o con
appoggi su conti correnti di San Marino. In questo modo, il dirigente, grazie ai
contratti stipulati (solo apparenti), beneficiava di bonus aziendali. Il gip
evidenzia che «nel corso dell’ indagine, sono emersi una serie di dipendenti di
Telecom Italia che hanno preso parte alle operazioni relative ai leasing e alle
vendite fittizie».
DI …