“Io che lotto contro il male? Pura fantascienza”.
Riflessioni su una esperienza di solidarietà
Gli allievi della Scuola Secondaria Superiore sono stati, in questo anno scolastico, protagonisti di alcune iniziative nate dall’adesione ad uno dei progetti proposti da AVSI – Associazione Volontari per il Servizio Internazionale nell’ambito delle Tende di Natale.
Gli studenti hanno raccolto fondi per la realizzazione di una scuola superiore a Kireka, in Uganda, sia preparando il buffet allestito in occasione della presentazione del 36° Annuario della Scuola Superiore sia destinando a questo scopo parte del ricavato del tradizionale Veglione Studentesco. Grazie all’incontro con AVSI gli studenti di San Marino hanno potuto conoscere la vita delle donne e dei ragazzi ugandesi del sobborgo di Kampala: persone che hanno messo a frutto la loro abilità costruendo splendide collane colorate a partire da ritagli di carta di riviste.
Le due iniziative a favore delle Tende di Natale sono state così anche l’occasione propizia per far conoscere e vendere le ormai famose ‘collane di Rose’ e per far scoprire ai ragazzi, in modo concreto e semplice, come ognuno possa sviluppare nel quotidiano le proprie potenzialità d’aiuto.
«Come potrei mai io offrire un aiuto a coloro che soffrono a questo mondo?» si chiedeva una studentessa, prima di quell’esperienza che, come dice lei stessa «mi ha profondamente cambiata».
Maria (è il nome-simbolo che abbiamo scelto per la studentessa) ha raccontato in una riflessione scritta come l’impegno suo e dei suoi amici l’abbia fatta sentire più sicura di sé, più vicina a quelle donne, più felice nella propria vita. Aggiunge infatti «Non so spiegarmi il perché, ma ora sento un legame con loro. Sento che almeno una mamma abbia raccontato al figlio come un gruppo di studentesse abbia contribuito a dargli un’istruzione. Ed ogni volta che lo penso, mi lascio sfuggire un sorriso».
Così, grazie a un’iniziativa semplice, Maria ha potuto gioire per quello che aveva fatto, perché ha scoperto quanto grande e importante può essere l’effetto di un gesto semplice.
«Quello che facciamo è poco, o meglio, lo è per noi che abbiamo tutto, ma può essere decisivo per qualcun altro. Infatti con la costruzione di una scuola, i giovani di Kireka potranno istruirsi e, una volta adulti, contribuire loro stessi alla risoluzione dei problemi del loro paese. Il nostro contributo quindi non sarà momentaneo, ma decisivo per le generazioni successive della capitale dell’Uganda.
E ogni volta che indosso una delle collane del progetto “Tende di Natale” e qualcuno mi domanda dove l’abbia presa, io racconto la storia delle donne di Kireka con una punta di orgoglio e l’emozione che mi spezza la voce, certa che una goccia sia veramente in grado di scavare la pietra».
San Marino, 12 aprile 2010