Azioni di protesta degli insegnanti precari, le responsabilità sono tutte del Governo

Azioni di protesta degli insegnanti precari, le responsabilità sono tutte del Governo  
8 maggio 2012 – La mobilitazione e le azioni di protesta degli insegnanti precari, così come le altre azioni che saranno attuate in altri settori della PA, sono atti inevitabili vista la inconcludenza del Governo nella trattativa per la stabilizzazione dei lavoratori precari della PA.
Dopo due anni di confronto, l’Esecutivo continua a tenere un atteggiamento incoerente, facendo continuamente dei passi indietro, come è avvenuto anche negli ultimi incontri in cui sembrava di essere vicini all’accordo sulla stabilizzazione del precariato. Questa azione di lotta è anche figlia dunque della esasperazione a cui gli stessi insegnanti sono stati portati dal Congresso di Stato, al quale va tutta la responsabilità per essere arrivati a questa situazione.
Nella vicenda, la FUPI-CSdL rinnova la richiesta di tenere separati l’accordo sul precariato dal rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici. Sul contratto, la Federazione conferma le proprie disponibilità, che saranno contenute in un documento che verrà presentato nei prossimi giorni.
Va precisato che il costo della stabilizzazione dei precari PA è molto relativo, e in tal senso le risorse ci sono: infatti, negli ultimi due anni c’è stato un taglio delle indennità nel settore pubblico del 10%, che ha permesso di accantonare delle risorse che dovevano servire proprio per la stabilizzazione. Che fine hanno fatto queste risorse? Perché il Governo si ostina a non voler raggiungere l’accordo per stabilizzare i lavoratori precari!?
La FUPI inoltre respinge le affermazioni del Segretario per gli affari Interni, che accusa il sindacato di aver fatto retro marcia rispetto ad impegni presi con il capo del personale della PA. Chi ha fatto più volte marcia indietro, invece, è stato proprio il Governo sulla stabilizzazione dei precari, come peraltro ha ammesso lo stesso Segretario Valeria Ciavatta in risposta ad un’interpellanza sul precariato PA.
FUPI-CSdL