Monica Raschi di Il Resto del Carlino San Marino
titola: Intervista con Gabriele Monti, Direttore Istituto Bancario Sammarinese
/ «Solo lavorando seriamente si arriva a questi
risultati»
La giovane banca che fa sua una grande ‘anziana’ e
le restituisce la ‘cittadinanza’ sammarinese. Una favola economica che ha per
protagoniste l’Istituto bancario sammarinese (la giovane) e la Banca Agricola
Commerciale (l’anziana): la prima ha appena dieci anni, la seconda 91. Con
l’accordo tra Unicredit che ha ceduto il suo 85 per cento di Bac alla società
di diritto lussemburghese Dumas, che detiene il 77 per cento di Ibs, è nato il
primo grande gruppo bancario privato della Repubblica. Nella direzione dell’Istituto Bancario
Sammarinese la soddisfazione è palpabile.
Un gruppo molto importante anche a livello di
dipendenti. Quanti siete complessivamente? «Circa centossessanta
persone tra Ibs e Bac, tutte confermate». Ci sono anche dei frontalieri? «Io
sono un frontaliere e sì, ce ne sono alcuni».
Qualche strategia per il futuro si può rivelare?
«Abbiamo sempre puntato su affidamenti e raccolta su San Marino e continueremo
in questa direzione. Questo è quello che possiamo dire con certezza fin da ora,
da sottolineare comunque che l’operazione è subordinata all’approvazione di
Banca Centrale».
Il mercato
come ha reagito alla notizia dell’acquisizione della Banca agricola commerciale? «Mi dicono molto positivamente» Il
prezzo dell’operazione è stato determinato in circa 62,2 milioni di euro. Prima
del perfezionamento della cessione, la Bac distribuirà dividendi e riserve per
un importo totale pari a circa 40,6 milioni di euro (di cui circa 34,6 milioni
a favore di UniCredit). UniCredit è stata assistita da Mediobanca in qualità di
advisor finanziario.