Banca Centrale sugli Spring Meetings di Washington

Banca Centrale sugli Spring Meetings di Washington

Nei giorni 10-13 aprile, il Presidente, il Direttore Generale e il Responsabile del Dipartimento Vigilanza della Banca Centrale hanno preso parte a Washington agli Spring Meetings del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, durante i quali sono state discusse con i referenti istituzionali le principali dinamiche del comparto bancario e finanziario sammarinese e le sue prospettive di internazionalizzazione.

I principali temi di pertinenza di Banca Centrale, trattati con la delegazione della missione dell’Article IV, coordinata da Jacques Miniane, e con Aasim Husain, Vice Direttore del Dipartimento Europeo del FMI, sono stati:

• l’assetto di governance della Cassa di Risparmio, oggetto di una profonda revisione in concomitanza con il processo di ricapitalizzazione della banca sostenuto dallo Stato;

• l’evoluzione dei crediti bancari non performing e le iniziative di vigilanza assunte per verificarne la consistenza;

• le relazioni con la Banca d’Italia dopo l’uscita di San Marino dalla black list.
Nell’occasione, è stato presentato anche il nuovo responsabile del team di valutatori della missione Article IV, che si terrà nel febbraio 2015, Justin Tyson (Chief Economist).

Gli Spring Meetings hanno altresì costituito una importante occasione di confronto con i vertici della Banca d’Italia. Gli esponenti di Banca Centrale hanno avuto un cordiale incontro con il Direttore Generale dell’Autorità di Vigilanza italiana, Dott. Salvatore Rossi, nel corso del quale è stato confermato il comune intendimento di pervenire entro l’anno – una volta definito il progetto esecutivo della centrale rischi sammarinese – alla stipula dell’accordo quadro (Memorandum of Understanding) che dovrà disciplinare le molteplici relazioni tra le due Banche Centrali nell’ambito della vigilanza bancaria e finanziaria, la circolazione monetaria e lo scambio di informazioni in materia di rischi creditizi.

Il Memorandum è volto a creare le premesse per la progressiva integrazione dei sistemi bancari dei due paesi in linea con gli obiettivi già delineati nell’accordo di cooperazione finanziaria stipulato tra le due Repubbliche nel novembre 2009.

Sotto il profilo dell’antiriciclaggio, tenuto conto delle deliberazioni assunte dal Comitato per il Credito e il Risparmio (su conforme proposta della Commissione Tecnica di Coordinamento Nazionale), sono state approfondite le modalità di svolgimento della Technical Assistance in materia di National Risk Assessment da parte della Banca Mondiale, alla quale è stato formalmente espresso l’intendimento di San Marino di avvalersi della loro esperienza in questo settore.

In particolare, Jean Pesme – manager della struttura Financial Market Integrity della World Bank – ha illustrato le fasi in cui si articolerà l’assistenza, la metodologia utilizzata e i risultati attesi. Il National Risk Assessment costituisce uno strumento fondamentale per identificare le minacce e i rischi di coinvolgimento dell’intero sistema paese (non limitato al comparto finanziario) in operazioni di riciclaggio e finanziamento del terrorismo e per adottare le conseguenti misure di mitigazione, così come previsto anche dalla Raccomandazione 1 del GAFI. Si tratta di un esercizio di valutazione sul quale sono impegnati tutti i maggiori paesi del mondo, rilevante non soltanto ai fini Moneyval, ma soprattutto come autonomo presidio a salvaguardia dell’integrità finanziaria e dell’immagine del Paese.

Le misure di contrasto dell’evasione fiscale da parte dell’amministrazione americana delineate nel Foreign Account Tax Compliance Act (FACTA) sono state invece oggetto di discussione con i funzionari del Dipartimento di Stato, che hanno risposto agli interrogativi posti dalla delegazione sammarinese in ordine alle diverse forme di cooperazione, al ruolo che gli intermediari finanziari sammarinesi sarebbero chiamati a svolgere e agli impatti in termini di oneri informativi nei confronti dell’Internal Revenue Service degli Stati Uniti.

Da ultimo, gli incontri con i Direttori Esecutivi del Fondo Monetario Internazionale (Andrea Montanino) e della Banca Mondiale (Piero Cipollone) che seguono la constituency di cui fa parte San Marino (insieme, tra gli altri, a Italia e Malta) nel corso dei quali sono state discussi, tra l’altro, il processo di internazionalizzazione della nostra economia e il contributo che gli stessi organismi internazionali possono dare a San Marino.

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