Bcsm. Bilancio consuntivo 2013

Bcsm. Bilancio consuntivo 2013

NOTA
STAMPA

Buonasera,

e
grazie per essere intervenuti a questo incontro con la Stampa.

Oltre
a commentare brevemente i risultati del Bilancio del 2013 della Banca
Centrale, approvato quest’oggi dall’Assemblea dei Soci, vorrei
cogliere questa occasione anche per illustrare brevemente gli
importanti obiettivi raggiunti dalla Banca negli ultimi mesi, posto
che ai non addetti ai lavori non sempre sono note l’operatività,
le competenze e gli ambiti di intervento della Banca Centrale, che
sono molteplici e di importante rilevanza per la Repubblica e
l’intera collettività. Una parte dell’attività di Banca
Centrale, forse la meno nota al pubblico, è peraltro rappresentata
dalla consulenza prestata in via pressoché continuativa a favore di
altri soggetti istituzionali o Enti sammarinesi, e presumibilmente
determina un significativo risparmio di costi per la Pubblica
Amministrazione e la cittadinanza.

Infine,
farò cenno a quei progetti, tuttora in corso, di cui recentemente la
Stampa si è interessata.

Il Bilancio

L’Assemblea dei Soci ha appena approvato il Bilancio di Esercizio
del 2013. La Banca Centrale, al pari di ogni altra organizzazione
privata e pubblica, ha esigenze di equilibrio economico e di
liquidità; in particolare, per la Banca Centrale, una Istituzione
che deve operare con margini di indipendenza precisamente definiti
dalla legge, come tra l’altro previsto a livello internazionale per
le autorità di vigilanza, l’autonomia finanziaria è uno degli
aspetti imprescindibili per garantirne la sua stessa indipendenza.
Per questo motivo, vi sono specifiche previsioni direttamente
stabilite nello Statuto, che è legge dello Stato. Ovviamente tale
indipendenza si coniuga con il principio di accountability
della Banca nei confronti delle Istituzioni sammarinesi.

Con riferimento al Bilancio, vorrei segnalarvi alcuni dati di
sintesi:

il totale di Bilancio è salito da 360 a circa 445 milioni, il
patrimonio della Banca è giunto a superare gli 81 milioni di euro,
l’utile di esercizio è stato pari a circa 290 mila euro.

Le spese amministrative, per le quali è stato avviato un processo
interno di revisione, hanno già iniziato a ridursi, passando da
circa 11 milioni a 10,7 milioni. Fra queste spese, i costi per il
personale sono rimasti pressoché immutati a 7,3 milioni. Nei valori,
sono compresi i costi della Agenzia di Informazione Finanziaria, pari
a circa 1,5 milioni di euro per l’anno passato.

Vi ricordo che il budget di spese dell’AIF viene determinato dalla
AIF stessa e, dopo un parere del Consiglio Direttivo peraltro non
vincolante, viene approvato dal Comitato per il Credito ed il
Risparmio.

Il personale della Banca Centrale è rimasto stabile a 95 dipendenti,
di cui 14 persone prestano servizio presso l’AIF. Le risorse
effettivamente presenti, tenendo conto della varie assenze di lungo
periodo, sono state in media circa 90 nel 2013.

La riduzione della redditività rispetto all’anno scorso è dovuta
a vari fattori, e innanzi tutto va ricordato come la Banca finanzia
la propria operatività:

  • una prima componente deriva dal margine che la Banca ottiene fra gli
    interessi pagati sui fondi che raccoglie e il rendimento dei suoi
    investimenti. A causa dell’attuale livello dei tassi di interesse,
    e dei criteri di bassa rischiosità che la Banca segue negli
    investimenti, tale margine si è fortemente ridotto;

  • una seconda quota è legata al rimborso, da parte dei soggetti
    vigilati, degli oneri sostenuti per l’attività di vigilanza. Sino
    ad ora, considerata anche la difficile fase economica che colpisce
    anche il settore finanziario, la Banca ha ritenuto di chiedere un
    rimborso solo parziale di questi oneri. Per il 2013 si è chiesta la
    refusione del 53% degli oneri effettivamente sostenuti dalla Banca
    nello svolgimento di tale e imprescindibile funzione per San Marino;

  • la terza componente deriva dalla remunerazione ricevuta per i
    servizi resi alla PA, cioè i servizi che sono previsti nello
    Statuto, assegnati da altre leggi o forniti a seguito di ulteriori
    richieste della PA; tali servizi sono costantemente in crescita.
    Circa questa remunerazione, alla luce delle esigenze di spending
    review
    della PA, la Banca e il Congresso di Stato hanno
    convenuto una riduzione annuale di tale importo di un milione di
    euro (da 3,8 a 2,8 milioni, cioè oltre il 26%).

La Banca, da tempo, è impegnata in un’opera di razionalizzazione e
contenimento dei costi, ma è evidente che, per continuare ad offrire
servizi adeguati alle funzioni assegnate, tali interventi vadano
attuati con gradualità e attenzione.

La riduzione della redditività rispetto al passato, oltre a indurre
il Consiglio Direttivo a proseguire nella ricerca di maggiore
efficienza e nel contenimento delle spese, impone riflessioni sulle
modalità per garantire l’indipendenza economica che gli standard
internazionali richiedono per le banche centrali.

La Fondazione e il suo rilancio

La Banca Centrale si è attivata per agevolare il rafforzamento del
ruolo della Fondazione.

La Banca intende confermare il ruolo centrale della Fondazione,
all’interno della Repubblica, per la valorizzazione del capitale
umano sammarinese e la formazione in ambito finanziario, economico,
giuridico e delle relazioni internazionali.

La Fondazione, grazie anche alla recente assunzione in pianta stabile
di una figura professionale con grande esperienza, è stata
rafforzata nella sua struttura, e sono certo che in tempi brevi
verrà definito un piano di attività di breve e medio termine.

Non intendo partecipare informazioni di dettaglio sulla attività
della Fondazione che, giuridicamente e sostanzialmente, è un ente
indipendente dalla Banca e si esprimerà tramite i suoi Organi (qui
peraltro abbiamo il Dott. Giannini che, oltre a Direttore Generale
della Banca, è membro del Consiglio di Amministrazione della
Fondazione e ne è il Vice Presidente), però credo di poter
affermare che saranno realizzate varie iniziative formative destinate
non solo alle banche e ad altri soggetti vigilati, ma anche a
professionisti. Si intende offrire formazione di eccellenza sia al
sistema sammarinese sia a soggetti italiani, anche tramite una
collaborazione con l’Università che è in corso di definizione.

L’adesione di San Marino a SEPA

Banca Centrale è intervenuta con le Autorità europee (Commissione
Europea ed Eurosistema), l’European Payments Council (EPC), le
infrastrutture di mercato e le banche al fine di consentire
l’adesione di tutte le banche sammarinesi alla SEPA, in previsione
della prevista End Date di SEPA.

La Banca ha emanato il Regolamento 2013-05 in materia di ingresso
nell’area unica dei pagamenti in euro e ha guidato le banche nel
percorso di migrazione, organizzando incontri a livello sistemico ai
quali hanno partecipato tutte le banche, le infrastrutture di
mercato, le società fornitrici di procedure informatiche.

A fronte delle istanze presentate da Banca Centrale, il 12 dicembre
2013 l’assemblea plenaria dell’EPC ha deliberato l’adesione
della Repubblica di San Marino alla SEPA, inserendo la stessa nella
lista dei paesi che aderisco a SEPA, al pari dei paesi della UE e
dello SEE.

Banca Centrale ha assistito le singole banche nel processo di
adesione a SEPA assumendo il ruolo di Agent, quale soggetto
centralizzatore per tutte le istruttorie verso l’EPC.

Dal 1° febbraio 2014 tutte le banche del paese hanno aderito a SEPA
e hanno contemporaneamente completato la migrazione all’Area unica
dei pagamenti in euro.

La comunicazione della Banca Centrale

La Banca sta procedendo a una modifica delle proprie strategie
comunicative: in passato, gli aspetti di comunicazione non erano
stati considerati fra le priorità più alte. La motivazione
principale risiedeva nelle numerose altre urgenze che dovevano essere
affrontate, e a un contesto generale diverso da quello attuale.

Ora, nonostante siano ancora numerose le priorità operative e
progettuali da affrontare, si è ritenuto che una strategia
comunicativa non sufficientemente efficace non abbia consentito, a
tutti i cittadini, di conoscere correttamente la centralità del
ruolo della Banca, le numerose funzioni svolte, l’importanza dei
servizi che essa rende, direttamente o indirettamente, alla
popolazione.

Per questo si cercherà, con varie iniziative, di far apprezzare
quello che la Banca realizza, o permette ad altre Istituzioni di
realizzare, anche se non posso nascondervi che, per insuperabili
ragioni di segreto d’ufficio previsto per legge, la comunicazione
delle nostre attività non potrà essere integrale, e questo è un
“handicap” comunicativo che purtroppo non potremo mai superare.

Questa nuova attività comunicativa sarà portata avanti cercando di
utilizzare risorse interne e auspicando di rafforzare la fiducia
delle testate giornalistiche e la loro collaborazione.

ALCUNI
RISULTATI CONSEGUITI DA GENNAIO 2013

  • Emanazione del
    regolamento in materia di promozione finanziaria

  • Registro dei Soggetti
    Autorizzati: ampliamento dei dati pubblicati

  • Normativa in materia
    di tassi soglia antiusura

  • Gestione accentrata
    contante e recepimento normative comunitarie in materia

  • Sottoscrizione accordo
    con Liechtenstein

  • Partecipazione della
    Banca Centrale allo IAIS (International Association of Insurance
    Supervisors) e sottoscrizione del MMOU (memorandum multilaterale di
    intesa) con le Autorità di vigilanza estere in materia assicurativa

  • Analisi del processo
    di integrazione europea

  • Collaborazione con
    FONDISS

  • Agente dello stato per
    emissione titoli del debito pubblico

  • Consulenza tecnica per
    la revisione dell’accordo Ecofin e in altri negoziati
    internazionali

  • Consulenza in materia
    di imposta sui contratti assicurativi – ramo danni

San Marino, 16 aprile 2014

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