Beccari e Ghiotti (Csu) replicano a Tamagnini Su

Beccari e Ghiotti (Csu) replicano a Tamagnini Su

Segretari della Centrale Sindacale Unitaria, Giovanni Ghiotti e Marco Beccari, replicano al coordinatore di Sinistra Unita che si dichiara “sgomento” per la scelta del sindacato di respingere i referendum che vogliono abolire due articoli della legge sul lavoro.

Al governo per caso? L’interrogativo è inevitabile di fronte alla polemica che il coordinatore di Sinistra Unita, Roberto Tamagnini, ha imbastito contro il sindacato, reo di contrastare i quesiti referendari del prossimo 16 marzo. L’oggetto del contendere sono due articoli della legge sul lavoro che, secondo il coordinatore di Sinistra Unita, lo sgomentano perché incentivano il lavoro precario.
Bene, in un Paese normale un partito che sta al governo non perde tempo ed energie in chiacchiere, ma di fronte ad una legge ritenuta sbagliata fa una cosa semplice e lineare: la cambia.

Semplice e lineare, eppure in questi anni di governo per Sinistra Unita il precariato non è mai stato una problema degno di qualsivoglia intervento legislativo. Ora però che il Referendum si avvicina, ecco la reprimenda anti-sindacale e l’improvvisa attenzione ai problemi dei lavoratori e alle condizioni del precariato.
Ricordiamo al coordinatore di Sinistra Unita, partito con 5 consiglieri e 2 ministri, che al posto delle polemiche potrebbe fare molto di più, utilizzando ad esempio quello strumento formidabile che si chiama potere legislativo.
Il che gli permetterebbe di mettere all’ordine del giorno della prossima riunione del Congresso di Stato la modifica della legge sul lavoro e in 15 giorni cancellare i famigerati articoli sul lavoro interinale e co.co.pro. e, come dice lui, rendere illegali e sanzionabili altri istituti di precariato.

Perché non lo fa, perché non ha mosso un dito? Le risposte possibili sono due: o in fondo a Sinistra Unita la legge in questione va benissimo così com’è, ma è costretta a fare un po’ di scena e a inseguire i referendum per tornaconto elettorale; oppure per Roberto Tamagnini e compagni le poltrone sono più importanti del precariato e dei diritti dei lavoratori, quindi non è opportuno irritare il maggiore alleato di governo, ovvero quel PSD che è stato il padre-promotore della legge finita nel mirino del referendum.
Meglio allora salvarsi la coscienza facendo la voce grossa con il sindacato, ma stando allineati e coperti nelle stanze del potere.
Quello che poi lascia veramente sgomenti è il fatto che un uomo di sinistra all’antica, a capo di un partito che dice di credere ancora che i diritti dei lavoratori vadano tutelati, abbia completamente ignorato le continue richieste del sindacato di tradurre in legge il pacchetto di ammortizzatori sociali sottoscritti l’estate del 2005 nel contratto industria.
Tutele che interessano lavoratori con problemi di salute e migliaia di famiglie, eppure sistematicamente dimenticate da un’antica retorica inconcludente.

I segretari della CSU
Giovanni Ghiotti e Marco Beccari

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