Belluzzi, Valentini e la chimera della credibilità internazionale. R.E.T.E.

Belluzzi, Valentini e la chimera della credibilità internazionale. R.E.T.E.

Quanto contano gli interlocutori politici quando ci si confronta in consessi internazionali?

Da noi per raggiungere l’ internazionalità basta percorrere 64 kmq: ogni incontro con rappresentanti esteri diventa determinante nel raggiungere il miglior risultato, come determinanti sono la credibilità e il valore istituzionale di chi rappresenta la nostra Repubblica. E qui casca l’asino!

Il riferimento è ovviamente all’imbarazzante comunicato stampa divulgato dal Segretario di Stato al Lavoro, Iro Belluzzi che risponde in malo modo alle osservazioni del Commissario dei Diritti Umani del Consiglio d’Europa sulla neonata (ma già vecchia) legge sull’editoria. Il Commissario Muižnieks  infatti, rileva molte delle criticità che avevano già rilevato l’Unione Sammarinese Giornalisti, RETE ed altri.

Quando Belluzzi invita il Commissario a guardare cosa succede negli altri paesi, riferendosi all’Italia, gli deve essere sfuggito che proprio il ruolo di verifica degli altri paesi è stato affidato al signor Muižnieks dal Consiglio d’Europa (con nomina a maggioranza assoluta al primo turno nel 2012).

Anche quando Belluzzi invita Muižnieks a leggersi la legge (dandogli di fatto dell’incompetente), forse abituato ai colleghi che votano le leggi senza approfondirle, dimentica che la visita del Commissario ha lo scopo di  presentare un Report su San Marino, in cui verranno inserite delle raccomandazioni per promuovere i diritti umani nella nostra Repubblica.

Non meglio va con Valentini, nientemeno che rappresentante di San Marino a Roma e all’estero.

Sempre di questi giorni è la notizia riguardante la dichiarazione di Gumina – ex coordinatore di Banca Centrale ed attuale osservatore sul recupero crediti delle banche sammarinesi – sulla sollecitazione a movimentare quegli 1,2 milioni di euro in periodo di blocco dei pagamenti, somma oggetto dell’indagine (la Chalet-Mose) che dalla Bcs, passando per la società Finanziaria Infrastrutture di Colombelli e Minutillo, giunge fino all’ex-governatore del Veneto, Galan, attualmente agli arresti domiciliari dove sta scontando la pena patteggiata di due anni e dieci mesi a seguito delle accuse legate ad 800 milioni di fondi illeciti legati alla realizzazione del Mose.

La sollecitazione di Valentini dichiarata da Gumina è molto grave: se è vero che esistono “i buoni” in maggioranza, crediamo che questa sia l’occasione ideale affinchè prendano posizione.

Come sarebbe importante sapere quale sia il risultato dell’ipotetico incontro con Roma al cui centro del dibattito pare sia stato il Memorandum d’Intesa con Banca d’Italia, un accordo determinante per le banche in un periodo in cui ancora non ci sono le idee chiare su quali potranno essere le conseguenze della voluntary disclosure a San Marino.

Meglio dunque se Belluzzi e Valentini togliessero San Marino dall’imbarazzo della loro presenza.

Nel frattempo veniamo a sapere (sempre dalla magistratura) che alcuni dei membri nei vertici di Banca Centrale, nel 2014 hanno partecipato a riunioni indette presso alcune Segreterie.

Nell’estate 2014 Ielpo e Bernardi furono convocati presso la Segreteria al Lavoro da Belluzzi per un affare proposto da due italiani già operativi a Londra che volevano fare attività finanziaria a San Marino.

Sempre nel 2014 Arzilli convoca alla Segreteria Industria i vertici di Banca Centrale, (questa volta partecipa alla riunione anche Giuseppe Arzilli, tanto per fare tutto in famiglia), per un affare con dei francesi, ma per conto di un colombiano, per portare importanti somme a San Marino.

Pare questo sia il passatempo preferito degli attuali Segretari di Stato: autopromuoversi  quali  procacciatori di affari e mediatori di improbabili business internazionali.

Ma a cosa portano questi incontri nelle Segreterie?

La convocazione presso la Segreteria alle Finanze di BCSM (Giannini, Vivoli, Gumina) per i 6 miliardi di dollari dal Giappone, attraverso un ungherese e destinati ad Asset, ha comportato i rinvii a giudizio della magistratura, le dimissioni di Felici, ed oggi quelle di Giannini dalla Direzione Generale di Banca Centrale. Un successone!

Ma come…pensavate davvero che il ruolo di un politico debba essere quello di fornire gli strumenti adatti per lo sviluppo agli enti preposti come la Camera di Commercio, gli Uffici esistenti e agli enti appositamente creati? Oppure di creare le condizioni affinché le nostre aziende possano innovarsi e rendersi competitive, dimostrando che San Marino è un terreno fertile anche per possibili investitori esteri?

Vi illudete! il primo obiettivo dei ministri, assistiti dal parere di Banca Centrale che sbandiera la propria autonomia dalla politica, sembra proprio quello di usare le sedi delle Segreterie per parlare di affari nel segreto più assoluto, mentre  al Moneyval, all’Ocse o ancora al GRECO raccontano la favola della San Marino trasparente!

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