Bilancio Guardia di Finanza di Rimini

Bilancio Guardia di Finanza di Rimini

I reati economici a Rimini “in un anno
sono aumentati”; la Banca d’Italia parla di segnalazioni
“triplicate dal 2008”, e si tratta soprattutto di “operazioni
sospette a cavallo con San Marino”. Non e’ rassicurante il
consuntivo 2009 presentato oggi in conferenza stampa dalla
Guardia di Finanza riminese. I numeri registrano sei denunce per
usura e 1 persona denunciata per riciclaggio, con 380 mila euro
sequestrati. “Reati spesso collegati alla criminalita’”,
riportano le fiamme gialle che riferiscono di tre arresti e
cinque custodie cautelari, un appartamento e sette auto
confiscate, 11 immobili per un valore di 1,7 milioni di euro, 10
auto e 2 aziende commerciali. Raddoppiate le cosiddette frodi
carosello (specie nell’ambito della pubblicita’ e della
telefonia).
Altro capitolo rimane quello dell’evasione fiscale con 621
verifiche, 75 violazioni penali, 335 milioni di euro di imposte
dirette non dichiarate e 80 milioni di Iva evasa (il 50% da
fiscalita’ internazionale). Sono stati 16, invece, coloro
pizzicati ad usufruire di benefici pubblici non dovuti (valore di
110 mila euro). In merito all’emissione di ricevute e scontrini
fiscali ci sono invece 650 violazioni riscontrate. Il settore
immobiliare da parte sua evidenzia oltre 1 milione di euro di
redditi sottratti al fisco.
In 43 controlli diversi sulle aziende,
inoltre, sono stati rilevati 351 lavoratori in nero e 172
irregolari. Gli evasori totali sono stati invece 22, con redditi
sottratti al fisco per 340 milioni di euro (soprattutto fatture
per operazioni inesistenti ma anche albergatori e ristoratori).
Tra i propositi per il 2010, la Finanza riminese punta sui
professionisti che dichiarano redditi irrisori, in particolare
quelli riminesi impegnati nella Repubblica di San Marino.

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