Calcio San Marino, Cosmos e Tre Penne non mollano i piani alti della classifica

Calcio San Marino, Cosmos e Tre Penne non mollano i piani alti della classifica

Campionato: bagarre in coda, Cosmos e Tre Penne non sbagliano in vetta.

Non mancano le reti negli anticipi della 17° giornata di Campionato Sammarinese BKN301, che regala sedici gol spalmati nelle quattro gare odierne. Ampie vittorie per le serravallesi Cosmos e Juvenes-Dogana, le quali – a diverse altezze della graduatoria – incamerano tre punti pesanti. Da pronostico quelli dei ragazzi di Berardi, oggi sostituito in panchina da De Rosa, che pure rischiano grosso in avvio. Determinante Maggioli, nelle due aree: al 4’ il salvataggio sulla linea su Angelini, a seguito di un corner – sul cui proseguo Strologo fallisce un tap-in a porta vuota. Dopo i tentativi a vuoto di Errico e Prandelli, Bruma impegna severamente Simoncini al 21’ dal limite. A rompere l’argine, come anticipato, è Maggioli, bravo ad arrivare prima di tutti sulla respinta di un calcio d’angolo e battere De Angelis con la decisiva deviazione di Giuliano. La rete spegne il San Giovanni e sblocca mentalmente il Cosmos, che raddoppia ancora dalla bandierina: zuccata in anticipo di Prandelli, che sale a quota 11 gol in campionato. Nella ripresa i Gialloverdi chiudono i conti al 51’ col chirurgico destro al volo di Zulli, mentre poco più tardi Guidi si sostituisce alla retroguardia del San Giovanni, negando involontariamente a Prandelli la doppietta. Poco male per il Cosmos, che cala il poker all’86’ coinvolgendo due subentrati: Savelli salta Serafini con un pizzico di fortuna, servendo a Righini un pallone d’oro che – nonostante il destro sporco del compagno – fissa il 4-0 finale da breve distanza.

All’Ezio Conti di Dogana, nella sfida delle 18:00, il Tre Penne risponde presente. Gli uomini di Ceci ipotecano il successo in poco più di un quarto d’ora, quanto basta a Badalassi e Gai per bucare Benedettini alternandosi nell’assistenza al compagno. Inizia il bomber, tre volte capocannoniere di campionato con altrettante maglie in carriera, che raccoglie il pallone a rimorchio di Gai per trafiggere il portiere del Cailungo dal cuore dell’area di rigore. Da stropicciarsi gli occhi l’azione che porta al raddoppio: Righini verticalizza per Gai, che di tacco trova Badalassi, rapido a scaricare di prima per il capitano il quale libera un destro dai 25 metri che si spegne all’incrocio. Il Cailungo replica sull’asse Apezteguia-Canini nel finale di frazione, ma il giovane attaccante accusa problemi di aderenza davanti a Migani dopo essere passato con eleganza tra Tisselli e Lombardi.

In avvio di ripresa a Gai non riesce il bis col mancino, mentre il palo in semirovesciata di Giangrandi viene cancellato da un fallo in precedenza. Il Cailungo protesta poi per un contatto tra Bara e Tisselli in piena area di rigore, ma Borriello fa giocare. I Rossoverdi hanno tutt’altro piglio e sfiorano la rete con Canini dal limite, al 58’. A gettare acqua sul fuoco è il solito Nicola Gai, che poco dopo l’ora di gioco raccoglie l’assist di Ceccaroli per incrociare da dentro l’area. Il tris dei Biancazzurri chiude anzitempo l’incontro e di lì alla fine si segnalano solo i tentativi infruttuosi di Badalassi, Righini e Giovagnoli – quest’ultimo sia da piazzato che su azione personale. L’ultimo tiro in porta è sempre di Gai, che si vede negata la tripletta dal grande balzo di Benedettini.

Sulla direttrice Domagnano-Acquaviva, invece, si sono svolte oggi due partite di capitale importanza per l’accesso alla zona play-off. A partire dallo scontro diretto tra Juvenes-Dogana e Domagnano, che ha sancito il successo per 3-1 degli uomini di Amati – sostituito in panchina di Girotti per squalifica. Dopo un paio di tentativi a testa di Fedeli e Salvemini, i Biancorossazzurri passano in vantaggio col nono acuto in campionato di Davide Merli – fortunato nel trovare la deviazione decisiva di Morena per spiazzare Colonna. Il Domagnano deve arrendersi ad un Gentilini formato gigante, mentre sul fronte opposto la Juvenes-Dogana protesta per un potenziale penalty al 25’. Ilie lascia correre, come al 38’ nell’altra area, quando Ceccaroli lamenta un “mani” di Santi. Clamorosa, poco più tardi, l’opportunità per Cangini che sfonda sugli sviluppi di un calcio d’angolo e fa la barba al palo più lontano. Dopo l’intervallo, un quarto d’ora senza occasioni anticipa un finale a dir poco vivace. Al 62’ lo scontro in area tra Angelini e D’Angeli porta ad un calcio di rigore per il Domagnano: sul dischetto Fedeli, che deve arrendersi allo straordinario riflesso di Gentilini. Merli, al 70’, non chiude la partita in contropiede, pur dribblando anche il portiere: monumentale il salvataggio in extremis di Baffoni. Mani nei capelli per i Biancorossazzurri che sudano freddo sul sinistro deviato di Angelini al 76’. A scacciare i fantasmi di un esito negativo è Salvemini, autore del raddoppio pochi secondi più tardi. Provvidenziale, ma non definitivo: poco più tardi, infatti, il Domagnano torna in carreggiata con Fedeli. L’attaccante batte Gentilini con un destro preciso e regala dieci minuti abbondanti di speranza ai Giallorossi, che assaporano il clamoroso pareggio sul destro dal limite di Babboni – alto di un soffio. Centra lo specchio e segnatamente l’angolino alla destra di Colonna, la bordata dai 25 metri di Giacomo Borghini che chiude i conti e regala una vittoria importantissima alla Juvenes-Dogana. I Biancorossazzurri tornano al successo dopo quattro sconfitte consecutive ed operano il sorpasso in classifica, relegando nuovamente il Domagnano al penultimo posto della graduatoria – che significherebbe esclusione dai play-off.

Cosa che oggi toccherebbe anche al Murata, che pure ha interrotto un lungo digiuno da vittorie battendo il  Pennarossa al termine di una sfida incredibile. Un grande Mattia Stefanelli non basta ai Biancorossi per tenersi a distanza dalle sabbie mobili della corsa al dodicesimo posto. Il Murata, dopo appena 20”, sfiora il vantaggio con Ura – dopo una leggerezza in costruzione di Michelotti. Sul fronte opposto Stefanelli e Zago non impensieriscono l’ex Gueye, decisivo su Cecchetti alla mezz’ora. Addirittura strepitoso sul destro dal limite di Stefanelli al 38’, deve capitolare sugli sviluppi del successivo corner. Il Murata non si accorge di Cecchetti che sfonda in area e serve Stefanelli, abile a sganciarsi dalla marcatura per sbloccare il risultato. L’attaccante sammarinese sfiora la doppietta in due circostanze prima dell’intervallo, ma Gueye è straordinario. Duello che si rinnova in avvio di ripresa, ma dagli undici metri: Stefanelli si conquista un rigore su Costantini e non sbaglia dal dischetto, salendo in doppia cifra di gol. Il Murata lascia da parte ogni riguardo e si riversa in avanti, facendosi pericoloso con Gega e riaprendo la partita all’ora di gioco. Con la complicità di Mezzadri, che perde palla in uscita e permette a Comuniello di imbucare per Ferraro. Precisa l’assistenza a centro-area per Toccaceli che deve solo preoccuparsi di centrare la porta. L’episodio ribalta l’inerzia in campo e il Pennarossa accusa il colpo: Semprini sfiora il pareggio al 71’ su suggerimento di Comuniello, mentre Cecchetti maledice la sorte sul fronte opposto – dove la traversa salva il Murata. Segnale inequivocabile per un finale palpitante, con il Pennarossa incapace di chiuderla e clamorosamente ribaltato. Zago sciupa e Ferraro deve arrendersi al riflesso di Benedettini, prodigioso all’83’ ma impotente – un minuto dopo – sull’arrembante manovra del Murata che pareggia i conti con Gega. A distanza di 30”, Zago si divora il nuovo vantaggio del Pennarossa davanti a Gueye, mentre sul fronte opposto Dulcetti spara centrale da buona posizione. Squadre lunghissime, col Murata alla ricerca dei tre punti senza preoccuparsi di un’eventuale sconfitta e un Pennarossa in riserva, ma con tanto spazio a disposizione. A pagare dividendi, la scelta di Angelini che – insieme al suo staff – si lascia andare all’invasione di campo quando al 90’ Raul Ura estrae il coniglio dal cilindro, inventandosi un destro a giro che spolvera l’incrocio dei pali più lontano e permette al Murata di rimontare da 0-2 a 3-2 nella mezz’ora finale, attingendo a piene mani dalla panchina da dove sono arrivati due assist. Il ritardo dal terzultimo posto è ora di 4 punti per il Murata, che si augura di aver trovato la vittoria in grado di imprimere una svolta ad una stagione intera. Di certo, spezza un periodo negativo fatto di undici sconfitte ed un solo pareggio. Nelle prossime settimane, due scontri diretti da giocare col coltello fra i denti per i Bianconeri.

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