Camera di Commercio sonda a San Marino 500 aziende. Agenzia Dire Torre 1

Camera di Commercio sonda a San Marino 500 aziende. Agenzia Dire Torre 1

CCIAA SONDA 500 AZIENDE: ANCORA POCA FIDUCIA E POCHISSIMO EXPORT 

 Da un lato sale l’ottimismo, d’altra parte aumenta la consapevolezza dei danni causati dall’embargo italiano. Anche se solo una piccola fetta di aziende, per ora, ha fatto le valige. E’ quanto emerge dalla fotografia sul clima di fiducia delle imprese sammarinesi, scattata lo scorso maggio dalla Camera di Commercio del Titano: un sondaggio compiuto su un campione di 500 aziende sulle 4.500 totali, i cui dati sono stati illustrati oggi in un incontro con la stampa.

    Si tratta della terza analisi congiunturale dal 2010 promossa dall’organizzazione presieduta da Simona Michelotti. L’ultima, in ordine di tempo e su cui si confrontano gli esiti attuali, risale all’ottobre scorso. La prima differenza emersa, sottolineata dal direttore generale, Massimo Ghiotti, e’ che “il clima di fiducia e’ migliorato, anche se non supera la soglia minima”. Infatti, l’indagine condotta a fine maggio rivela un’inversione di tendenza: il valore dell’indice di fiducia passa dal 107 dell’autunno 2010 ai 115,6 della primavera scorsa. Si tratta comunque di un dato inferiore a quello italiano: le imprese del Belpaese registrano un indice di fiducia pari a 121,4. A sorpresa, scomponendo l’indice per comparti, le piu’ ottimiste risultano le attivita’ finanziarie, con una soglia di 113,6, forse perche’ “per queste- azzarda Ghiotti- e’ piu’ necessaria un’iniezione di fiducia e speranza per il futuro”.
    Gli effetti della crisi, rispetto allo scorso autunno, sono ancora piu’ forti. Le aziende che non riescono a rispondere al fabbisogno finanziario passano dall’8% al 18%, ma aumentano anche quelle che assicurano di non avere problemi a riguardo, passando dal 60% al 70%. Il 23% ha inoltre ridotto il personale negli ultimi sei mesi, contro l’8% di chi invece lo ha aumentato. E’ inoltre ancora molto alto il numero di chi ha rapporti commerciali esclusivamente all’interno di San Marino e Italia, anche se cresce la percentuale di coloro che si aprono al mercato estero, passando dal 25% al 30%. Tra i Paesi target delle aziende sammarinesi spiccano Germania, Francia, Russia, Spagna ma anche Cina e gli Stati uniti.
 Purtroppo, sottolinea Ghiotti, la parte di fatturato proveniente da questi Paesi e’ ancora inferiore al 30%.
    Di qui si spiega come la permanenza di San Marino nella black list italiana, legata al decreto incentivi dello scorso luglio, freni lo sviluppo dell’economia imprenditoriale. A ottobre le aziende che dichiaravano di aver avuto problemi a causa della black list erano il 39%. Nell’ultimo sondaggio quasi raddoppiano, passando al 61%. Di questa fetta, il 46% degli intervistati hanno intrapreso direttamente delle iniziative per risolvere le difficolta’, mentre ad ottobre rappresentavano solo il 13% del campione, contro chi invece rimaneva in attesa degli eventi. I problemi principali evidenziati dagli imprenditori riguardano la non disponibilita’ di clienti e fornitori italiani a proseguire rapporti commerciali.     Le iniziative avviate per risolvere queste difficolta’ sono state diverse: il 40% degli intervistati ha aperto una nuova sede in Italia, oltre il 30% ha puntato piu’ a rassicurare il cliente, il 10% ha sottoscritto un contratto di commissione con partner italiani. Mentre meno del 5% ha deciso di trasferire l’intera attivita’ oltre confine. E’ un momento sicuramente di svolta- commenta Ghiotti- oltre il 70% delle imprese lavora solo con l’Italia e, per il tipo di attivita’ e di servizio, il mercato di riferimento non puo’ essere che quello”. Per questo “e’ fondamentale sbloccare la situazione con l’Italia”.
    Il fatto che, rispetto ai timori iniziali, siano ancora poche le aziende che hanno fatto armi e bagagli dal Titano non rassicura il direttore: molte hanno aperto una nuova sede oltre confine. “Temiamo che l’aver gia’ messo un piede in Italia- spiega infine- non sia un primo passo per togliersi definitivamente da San Marino”.  

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