CAMPAGNE DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE 2012

CAMPAGNE DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE 2012

Nell’anno 2012 l’Istituto per la Sicurezza Sociale ha promosso l’avvio di tre CAMPAGNE DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Attraverso questi tre indirizzi – l’invecchiamento attivo, il corretto uso dei farmaci e gli incidenti domestici (cadute) -, si vuole trasmettere alla popolazione sammarinese il messaggio che una buona salute può dipendere da una gamma di comportamenti di autotutela: corretta alimentazione, attività fisica e modalità di fruizione del tempo libero.
Inoltre, in occasione dell’anno europeo “dell’Invecchiamento attivo e della solidarietà fra le generazioni”, il progetto ISS “campagne di prevenzione”  prevede incontri nelle scuole medie superiori della Repubblica di San Marino per diffondere anche fra i giovani cosa significa invecchiare e come anch’essi possono collaborare per una vita migliore.
In considerazione del target, sono state scelte modalità e strumenti di  divulgazione, quali: manifesti,volantini, manuali di approfondimento; tavole rotonde; incontri con tutti gli studenti delle scuole medie superiori, in  collaborazione con l’UO Comunicazione-Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’ISS.
1.    INVECCHIAMENTO ATTIVO
   
       Afferente al DIPARTIMENTO SOCIO-SANITARIO
    Responsabile Dr.ssa Aurelia Zafferani (Direttore Dipartimento Socio Sanitario)
San Marino è uno dei paesi con la più alta aspettativa di vita: 85 anni per le donne, 81 anni gli uomini.
Dal 1900 l’aspettativa di vita è aumentata di 30 anni, è come se avessimo conquistato una fase in più della vita. Per la prima volta nella storia dell’umanità, considerando tutto il mondo, ci stiamo dirigendo nella direzione dove, le persone con età  oltre i 50 anni sarà superiore a quella delle persone sotto i 50. Questo ancora non riguarda San Marino, perché gli over 50 sono circa 12.000 contro le 20.000 persone che hanno una età compresa fra 0 e 50 anni.
A San Marino le persone dai 65 anni a 79 godono di una salute migliore che in passato, e questa fascia di popolazione oggi, mostra un comportamento che si aveva a 50 anni nelle generazioni precedenti.
L’invecchiamento è una fase relativamente ampia della vita da riempire di progetti e di interessi.
Non si tratta di una affermazione scontata, perché sopravvivono ancora  alcuni stereotipi, che descrivono l’invecchiamento come momento triste e di solitudine  e il modello culturale  nel quale viviamo tende ad enfatizzare tutto ciò che è giovane, negando e mascherando il più possibile tutto ciò che è vecchio.
L’ambizioso obiettivo è teso a favorire la nascita di una società dove vive la consapevolezza che l’invecchiamento non è periodo residuo della nostra vita e non deve essere vissuta come una stagione del disarmo ma come occasione per scoprire nuove opportunità e nuovi ruoli
A tale proposito possiamo dire che, si può invecchiare cioè vivere a lungo, senza diventare vecchi, ma per farlo occorre conoscere i rischi presenti nel percorso e adottare uno stile di vita soddisfacente.
Con l’avvio della CAMPAGNA PER LA PROMOZIONE DI UN INVECCHIAMENTO SANO E DIGNITOSO, auspichiamo una vita lunga in buona salute, e che una buona salute può dipendere da una gamma di comportamenti di autotutela:
•    corretta alimentazione
•    attività fisica
•    modalità di fruizione del tempo libero
•    allenamento della memoria.
Perché seguire una corretta alimentazione?
Perché mangiare sano è importante sia per il fisico che per la mente; perché alimentarsi bene allunga la vita; fare pasti equilibrati, con legumi frutta e verdure alternando carne e pesce permette di vivere meglio. Limitare l’alcool e bere con moderazione caffè, preferire l’olio di oliva al burro e bere molta acqua, aiuta a vivere sani.
 
Perché fare attività fisica?
Perché il movimento ti preserva forte e vitale; camminare 30 minuti al giorno all’aria aperta e in compagnia o fare ginnastica con regolarità evitando di stare molte ore davanti alla tv, ti aiuta a mantenere il giusto peso e contribuisce a prevenire molte malattie.
Perché il movimento ti mette di buon umore.
Perché allenare la memoria?
Perché allenare le capacità mentali può rallentare l’invecchiamento; mantenere il cervello attivo leggendo tutti i giorni il quotidiano, giocando a carte, facendo cruciverba o sudoku, imparando anche cose nuove può consentire di attivare quelle potenzialità e quelle risorse che tutti noi abbiamo. Pensare che la perdita della memoria non si possa contrastare è sbagliato:basta fare allenamento con costanza e usare piccoli accorgimenti. Non perdere la concentrazione, non fare più cose temporaneamente, riporre gli oggetti nello stesso posto, fare liste e scrivere gli appuntamenti ti aiutano e sono strategie che servono a ricordare più facilmente.
Di prossima pubblicazione un manuale scaturito dalla esperienza che il STD dell’ISS porta avanti dal 2006, che si propone di evitare la comparsa dei disturbi della memoria attraverso semplici esercizi capaci di coinvolgere la sfera psicologica, quella della emotività e della socializzazione, accompagnando i partecipanti al mantenimento delle capacità cognitive e della autonomia. Aperto a tutti i cittadini pensionati, all’interno del Centro Ricreativo e al Centro Diurno in Borgo Maggiore, da gennaio a dicembre di ogni anno, i partecipanti del laboratorio, insieme agli educatori e ad uno psicologo, una volta alla settimana si esercitano “a non dimenticare”.
Il manuale sarà presto divulgato  e venduto in tutte le edicole del Territorio, è intitolato “Lo sveltamente” manuale per esercitarsi a non dimenticare.
   Perché è importante non isolarsi?
   Perché se condividi le tue esperienze con gli altri, i momenti belli acquistano significato e quelli tristi appaiono più sopportabili; perché divertirsi, ridere, ballare giocare a carte o coltivare nuove passioni ti può aprire a nuove opportunità; perché il tempo è prezioso e la vita è un dono e non va sprecata.
Tutte queste informazioni sono contenute nel volantino che verrà diffuso su tutto il territorio. 
2.    CONSIGLI SULL’USO E L’IMPORTANZA DEI FARMACI
 
Benessere dell’anziano e corretto uso dei farmaci
Afferente a UOC FARMACEUTICA
Responsabile Dott. Mauro Chiaruzzi (Direttore UOC)
Nell’ambito della “campagna sull’invecchiamento attivo, il benessere dell’anziano e un uso corretto dei farmaci”, l’UOC Farmaceutica ha redatto un manifesto e un pieghevole che saranno appositamente distribuiti nei Centri per la Salute, Ospedale di Stato e Farmacie sul territorio, sull’uso corretto e consapevole dei farmaci; sono contenute anche indicazioni sul consumo di fibra alimentare nell’intento di sfavorire l’uso cronico di lassativi.
E’ stato usato un linguaggio semplice, essenziale e diretto, ma nel contempo completo e corretto nei contenuti, cercando di rendere le informazioni interessanti e facilmente comprensibili, non solo per la popolazione anziana, ma per tutte le fasce d’età, essendo il farmaco un bene d’uso comune a tutti.
Si è preferito in tal senso l’uso di caratteri sufficientemente grandi, le parole o frasi strategiche sono state evidenziate per rimanere maggiormente in memoria.
L’aspettativa è di raggiungere a tutto tondo una corretta politica dell’uso del farmaco, a partire dalla sua prescrizione, passando attraverso la sua corretta assunzione e conservazione fino alla sua eliminazione. Tutto questo in un’ottica di salvaguardia della salute pubblica e di economia, cercando di disincentivare comportamenti che portano ad uno spreco di una fonte così preziosa per il bene di tutti, quali sono i medicinali.
Considerati i consumi massicci e cronici di lassativi ad uso sistemico e locale che tutta la popolazione attua e in particolare il target di individui che si posizionano come over 65enni, sia per motivi di scorretta informazione sul loro uso, sia per motivi fisiologici per cui è più difficile la regolarità intestinale negli anziani, l’UOC Farmaceutica  ha deciso di focalizzare la comunicazione sulle persone che hanno oltre 65 anni per trasmettere le informazioni sull’uso di fibra alimentare che è da preferire per ottenere dei benefici organici in generale e per contrastare la stipsi.
All’interno di un pieghevole si troveranno anche dei buoni spendibili nelle farmacie sul territorio che daranno diritto agli over 65 all’acquisto di una confezione di fibra tra quelle in promozione nei mesi da giugno a dicembre 2012.
3.    CONSIGLI SENZA ETA’ PER PREVENIRE LE CADUTE
 
       Afferente a DIPARTIMENTO PREVENZIONE
       Responsabile Dott. Maurizio Berardi (Direttore Dipartimento)
        Incidenti domestici: Cosa sono?
Sono quegli  incidenti che possono comunemente accadere all’interno delle mura domestiche propriamente dette, anche quelli avvenuti nell’ambito delle pertinenze dell’abitazione (es. cortili, garage,spazi condominiali comuni, ecc.).
Si tratta di un problema poco conosciuto o comunque sicuramente sottovalutato, sia dalle autorità pubbliche che dai media e quindi da ultimo anche dagli stessi cittadini
Gli incidenti domestici rappresentano invece un problema di grande rilevanza per la  Sanità Pubblica; politiche di prevenzione e sicurezza al fine di ridurre la portata di tale fenomeno sono state avviate da alcuni anni in diversi Paesi Europei ed extra-Europei, e quindi per allinearsi a queste precedenti esperienze anche a San Marino si è ritenuto opportuno affrontare il problema.
Se si parla di prevenzione, l’obiettivo primario è quello della salute, ma  non devono essere sottovalutati anche i costi che ne derivano, sia in termini di vite umane e di invalidità permanenti che di costi socio-sanitari.
Nel corso del 2011, con la collaborazione della UOC Pronto Soccorso e degenza breve e della Polizia Civile (postazione presso il PS dell’Ospedale), si è dato inizio  ad una registrazione attenta degli incidenti domestici.
La classificazione degli incidenti domestici è avvenuta sulla base della classificazione data dall’OMS, dall’INAIL, dai dati ISTAT.
I numeri
Numero totale incidenti nel 2011: 1590 pari al 5% circa, si parla di accessi al PS quindi dati reali non presunti
In Italia i dati stimati su base regionale e/o nazionali parlano di percentuali variabili tra 4,7% e 5,4%
Gli incidenti domestici che hanno coinvolto persone over 64 anni sono stati 468 pari a circa il 30% del totale.
Di questi le cadute rappresentano l’81% delle cause
Cosa fare
Non è semplice individuare gli strumenti che possano aiutare a contenere i dati del fenomeno e, qualsiasi iniziativa si vada ad intraprendere, non è facile valutarne l’efficacia in termini preventivi.
In mancanza di strumenti preventivi più efficaci da mettere in campo per la prevenzione degli incidenti sui luoghi di lavoro, il Dipartimento Prevenzione ha pensato di utilizzare quello dell’educazione e dell’informazione ed è in questo ambito che è stata sviluppata la campagna informativa.
Quello dell’educazione rivolta ai giovani riveste un aspetto importante perché è necessaria un’educazione alla sicurezza in senso lato;  è importante prendere coscienza di questo concetto perché non esiste la sicurezza sul lavoro, sulle strade, domestico, deve esserci un approccio culturale  univoco.
Ufficio Relazioni Pubbliche ISS
       15 Maggio 2012 
 

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