Chi dorme non piglia
clienti. Il sindaco Andrea Gnassi
trae spunto dai risultati del
Capodanno 2012 per una riflessione
sul futuro di Rimini. Soprattutto
«di un turismo sempre
più rapido e, per stare al
passo con i tempi, serve uno
scatto in avanti: occorre un patto
per il rilancio con gli imprenditori
che ci stanno».
Prima della Rai. «Il Capodanno
Rai? Noi siamo già in un’al –
tra direzione. E’ cambiato tutto
e rapidamente – dice Gnassi -. E
non intendo il
f o r m a t di un
San Silvestro
con o senza tv,
ma un vero e
proprio modo
di fare e proporre
turismo. Esagerato?
Non credo».
«Non potevamo più permetterci
la Rai. Risparmiare 600mila
euro di questi tempi è cosa
che i riminesi hanno capito, sostenuto
e apprezzato – nota il
primo cittadino -. Pubblico e
privato hanno messo in campo
un cartellone innovativo e la
prova è stata superata». I motivi?
«Qualità nello spettacolo, eventi
in ogni anfratto; la partecipazione
degli imprenditori
che ci ha permesso di testare sul
campo il successo di iniziative
che possono diventare strutturali
come Rimini Movida Pass».
La morale è che «uniti possiamo
offrire un prodotto unico in Italia
per rendere Rimini attraente
12 mesi all’anno».
I numeri. «Qualcuno dice che
le piazze erano piene ma gli alberghi
hanno
fatto registrare
un -30%», sottolinea
Gnassi.
I dati del sindaco
dicono invece
che «qualcuno
ha fatto
-30% e persino -100%. Mentre altri
hanno registrato + 30 o
+100%. Chi ci ha creduto, chi ha
saputo leggere le dinamiche, ha
fatto meglio». Nel dettaglio: «E’
andata bene la pensione completa
rispetto al pacchetto notte e
prima colazione (come sino
all’anno scorso). Ha dato più sicurezza
in tempi di crisi, ma
non è detto che domani sia così
».
Fonte: Corriere di Romagna