Carisp San Marino e Delta-Sopaf. Il figlio di Fantini sulle dichiarazioni della Mularoni a Di Vizio

Carisp San Marino e Delta-Sopaf. Il figlio di Fantini sulle dichiarazioni della Mularoni a Di Vizio

Lettera di Fabio Fantini a La Tribuna Sammarinese pubblicata sotto il titolo: Delta-Sopaf, il figlio di Mario Fantini: sul mio conto Antonella Mularoni non ha detto la verità / Fantini jr: “Stanco di sentire falsità”

Martedi scorso, pubblicando un articolo riguardante il verbale dell’audizione del Segretario di Stato Antonella Mularoni presso la Procura della Repubblica di Forlì, Tribuna ha rilevato: “Il 26 del giugno del 2010, fu il figlio di Fantini, che al termine di un pranzo al quale erano invitati entrambi avvicinò il segretario di Stato (Mularoni). “E mi disse: guardi, io so che mio padre è venuto a parlare da lei un po’ di tempo fa, non c’è stato seguito. Io le ribadisco che mio padre, se non avrà soddisfazione (c’era di mezzo una cifra che Carisp doveva rendere all’ex Ad di Carisp), andrà avanti. E io – riferisce Mularoni – ho detto: dica a sua padre che faccia quello che gli pare. La saluto”. Ieri è giunta in redazione una nota inviata da Fabio Fantini, figlio di Mario, che riportiamo integralmente: “Egregio direttore, ho letto l’articolo a firma Jeffrey Zani, pubblicato sulla Tribuna di martedì 3 e, poiché è stato fatto anche il mio nome, Le chiedo cortesemente di ospitare anche qualche mia breve osservazione. Ho provato dapprima insofferenza, indignazione e rabbia e, infine, compassione. Sono stanco di sentire o leggere falsità e ingiurie. Sono stanco di vedere che lo sport preferito di alcune persone sia quello di tirare del fango sulla figura di mio padre. Se quelle riportate nei riguardi di mio padre sono le dichiarazioni rese dal segretario Antonella Mularoni nel corso del suo interrogatorio a Forlì, lei stessa ne renderà conto personalmente al cospetto del Signore, visto che su questa terra si può dire impunemente ciò che si vuole. Non entro neanche nel merito dei contenuti. Se quelle riportate nei miei riguardi sono le dichiarazioni rese dal segretario Antonella Mularoni nel corso del suo interrogatorio a Forlì, mi sia consentito affermare su questo giornale che esse non corrispondono al vero. In questo caso, la signora ha preso in giro me, il pm e, ora, anche i cittadini della Repubblica cui da anni viene propinato di tutto, pur di costruire ad arte un’opinione “pubblica”. Poi, anche rabbia ed indignazione hanno lasciato spazio ad un sentimento di compassione. Non tanto perché, riflettendo, si è portati a commiserare chi, messo con le spalle al muro, arrivi a dire di tutto pur di scagionarsi, quanto perché è velleitario attendersi miracoli. Cosa posso, infatti, sperare da una persona che era presente al famoso incontro di Palazzo Begni e che non si è ancora resa conto di cosa si parlava? E che, mesi dopo, ha dichiarato – in un altro stralcio di interrogatorio – che in effetti “è un po’ strano” che la nuova dirigenza della Cassa, appena insediata, abbia “transato” a quel medesimo prezzo”.

Fabio Fantini

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