Carmine Sarno, Milano Finanza, preferito il rimpatrio

Carmine Sarno, Milano Finanza, preferito il rimpatrio

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Scudo fiscale, gli italiani stanno scegliendo il rimpatrio

di Carmine
Sarno

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Gli italiani stanno scegliendo il rimpatrio. Parlare di cifre è ancora troppo presto, ma lo scudo fiscale ha già raggiunto un primo risultato. Gli italiani hanno deciso di uscire allo scoperto e hanno cominciato a rimpatriare i capitali detenuti all’estero. Il rischio, ventilato da più parti, era che i patrimoni venissero regolarizzati (pagando l’aliquota deI 5%) ma restassero depositati oltreconfine senza nessun beneficio per l’Erario e l’economia italiani. Secondo Gi lio Tremonti, ministro dell’economia, ciò non sta avvenendo: «A noi risulta che la maggior parte dei capitali venga rìmpatriato». Ciò «è indicativo di vitalità e di impegno civile sul territorio», ha spiegato Tremonti ieri a Roma in occasione dell’85ma Giornata Mondiale del Risparmio, aggiungendo che in questo modo «si rafforza il sistema bancario e la nostra economia», il ministro, ha voluto rispondere indirettamente alle perplessità avanzate a metà ottobre dalla Banca d’Italia. Lo scudo fiscale potrebbe «avere effetti negativi sugli incentivi dei contribuenti a pagare le imposte in futuro» aveva spiegato, il direttore generale di Palazzo Koch, Fabrizio Saccomannì, nel corso dell’audizione in Parlamento. Non solo. Anche sulla necessità di integrare la. normativa, richiesta sempre da Bankitalìa, ci saranno novità.

Tremonti ha spiegato che si sta «lavorando per sistemare la circolare», accogliendo in questo modo le richieste di Draghi. Intanto la querelle diplomatica tra Italia e Svizzera non sembra spegnersi: le autorità di Chiasso hanno dichiarato guerra agli 007 del Fisco in missione nella Confederazione (come riportato ieri da MF-Milano Finanza). Il Municipio ha comunicato che «a seguito di diverse segnalazioni in merito all’esercizio di attività investigativa non autorizzata sul territorio di Chiasso», l’autorità ha predisposto «controlli in collaborazione con la Polizia cantonale e le guardie di confine» invitando «la popolazione a collaborare». Intanto il ministro delle Finanze Hans-Rudolf Merz aveva dichiarato che la Svizzera «non starà a guardare e valuterà le misure necessarie per difendere la piazza finanziaria ticinese». Il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini comunque ha cercato di gettare acqua sul fuoco: l’italia «non ha alcun problema con la Svizzera; abbiamo una eccellente relazione, è una questione interna di investigazione della Guardia di Finanza» che «ha eseguito gli ordini impartiti>, ha spiegato Frattini

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