Case in multiproprietà a San Marino per attirare capitali. Lugi Mazza, Il Resto del Carlino San Marino

Case in multiproprietà a San Marino per attirare capitali. Lugi Mazza, Il Resto del Carlino San Marino

IL RESTO DEL CARLINO SAN MARINO

(senza firma)

Intervista a Luigi Mazza, capogruppo del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, coalizione Patto per San Marino, maggioranza in Consiglio Grande e Generale

Titolo: Luigi Mazza (Dc) commenta
la decisione del Consiglio dei XII
/ Case in multiproprietà per attirare capitali
/
E fra Patto e Psd la parola d’ordine è: trasparenza
 

Appartamenti  turistici
in multi proprietà, altro tassello per richiamare investimenti.

Cosa c’è di
concreto nell’ipotesi vendere a forensi seconde case?
Risponde Luigi Mazza, capogruppo democristiano
alla vigilia dell’ufficializzazione del patto di non belligeranza fra esecutivo
e Psd. «Il Consiglio dei XII ha appena deliberato per un percorso più snello e
celere per abbinare investimenti corretti alla proprietà immobiliare. Nel corso
del dibattito qualcuno ha proposto la vendita di appartamenti legati al settore
turistico. Se sia una strada praticabile è ancora presto dirlo”. Insomma c’è
già chi sogna le multiproprietà immobiliari per vacanze come già attive
realizzate in altre zone turistiche. Il ragionamento è semplice: “Apertura del Casinò
senza hotel di lusso in concorrenza con quelli della Riviera? Si può supplire
con appartamenti turistici. Molte case sono vuote, la loro ristrutturazione
costerebbe molto meno e realizzabile in tempi brevi”.

Una sorta di ritorno
al passato quando alcuni puntavano sull’equazione ‘acquisto casa uguale
residenza’?
«Meglio dire investimento uguale residenza uguale acquisto. Lo
Stato dovrà però verificarlo, soppesarlo in tutte le sue forme economiche e
soprattutto di trasparenza ».

Ecco la trasparenza: nell’accordo con il Psd che posizione trova? «E’
elemento imprescindibile. Dobbiamo raggiungerla in tempi brevi per una uscita
chiara e forte dalla black lista italiana e un totale allineamento con le
normative internazionali. Un percorso già ben delineato».

Più residenze
significano anche aumento dei costi sociali.
«E’ vero ma siamo arrivati a
un punto in cui occorre mutare la cultura con cui si opera e rapporta con il
mondo esterno. Dobbiamo combattere le resistenze al cambio passo, prenderne
solo gli aspetti positivi del passato ma non rischiare di restare indietro».
 

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