Il segretario di Stato per il Territorio, Stefano Canti, replica al suo predecessore Augusto Michelotti sulla problematica ambientale della Beccari Srl.
“Ho ereditato una situazione certamente non semplice e di difficile soluzione, che ho da subito attenzionato, convocando il Coordinamento per la Protezione Civile per discutere le opportune misure da adottare in relazione ai siti di stoccaggio rifiuti gestiti da Beccari Srl a Murata”, spiega Stefano Canti in una nota.
“Entro breve il direttore dell’Aass, sulla base del mandato ricevuto, fornirà la classificazione e quantificazione dei rifiuti stoccati nei tre immobili sulla quale il Coordinamento per la Protezione Civile, in occasione della prossima convocazione, valuterà le ulteriori misure da adottare per la messa in sicurezza dei siti al fine di prevenire la minaccia del potenziale danno ambientale derivante dallo stoccaggio dei rifiuti”.
Sempre il segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente precisa che il governo, “nonostante ritenga doveroso fare tutto ciò che è necessario per mettere immediatamente in sicurezza le aree occupate dai rifiuti, non ritiene scontato che debba essere l’Amministrazione pubblica a farsi carico delle spese di bonifica, anzi, ritiene doveroso intraprendere ogni azione utile e fattibile per rivalersi sui responsabili agendo doverosamente sulla modifica delle leggi vigenti”.
A questo proposito, annuncia il segretario Canti, il Congresso di Stato “ha nominato un Gruppo di Lavoro per modificare il Codice Ambientale per garantire che in caso di fallimento di imprese di gestione dei rifiuti i costi di bonifica non ricadano sullo Stato; incrementare le verifiche e le garanzie in fase di rilascio delle licenze; aumentare i controlli durante lo svolgimento dell’attività di gestione; inasprire le sanzioni, sia amministrative sia penali, in caso di mancato rispetto delle normative”. Allo stesso tempo, “è stato definito il Regolamento che stabilisce le garanzie finanziarie ai fini del rilascio dell’autorizzazione di impianti di stoccaggio e trattamento rifiuti a copertura dei costi sostenuti dall’Ecc.ma Camera della Repubblica di San Marino, in sostituzione del soggetto titolare dell’autorizzazione che è inadempiente relativamente all’osservanza di prescrizioni e/o ad altri obblighi di corretta gestione e che non provvede agli interventi di messa in sicurezza e bonifica del sito”. Tale Regolamento “sarà sottoposto alla Commissione Tutela Ambientale per la relativa approvazione”.
Infine, “è stato dato mandato all’Avvocatura per avviare le opportune azioni legali nei confronti dei responsabili delle condotte integranti un pericolo per l’incolumità, la salute pubblica e l’ambiente naturale“.
Leggi il testo integrale della nota
——