Caso “La Serenissima”, i cittadini soggetti al procedimento penale vogliono scuse pubbliche da Ciavatta, Canzio e Battaglino

Caso “La Serenissima”, i cittadini soggetti al procedimento penale vogliono scuse pubbliche da Ciavatta, Canzio e Battaglino

Lo scorso 20 luglio una lettera di quattro cittadini sammarinesi è stata consegnata mano alle tre autorità della Repubblica più antica del mondo: il segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, il dirigente del Tribunale, Giovanni Canzio, e il giudice Roberto Battaglino. La missiva è a firma di Orietta Orlandoni, Caterina e Nicola Morganti, e Laura Muratori.

Qui di seguito la lettera di Orietta Orlandoni, Caterina Morganti, Nicola Morganti e Laura Muratori con cui pretendono di ricevere, a nome di tutti i cittadini sammarinesi e italiani soggetti al procedimento penale per il caso “La Serenissima”, scuse pubbliche dal segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, il dirigente del Tribunale, Giovanni Canzio, e dal giudice Roberto Battaglino:

“I cittadini sammarinesi e italiani, che sono stati soggetti a procedimento penale n. 137/21 RNR e successivamente prosciolti, in data 17 maggio 2022, dal commissario della legge, Roberto Battaglino, ‘perché il fatto non sussiste’, fanno presente quanto segue:

  1. hanno esaminato il procedimento penale n. 137/21 e rilevato all’interno di questo procedimento 3 decisioni, in sequenza temporale, di tre autorità, il segretario Roberto Ciavatta, il dirigente del Tribunale, Giovanni Canzio, e infine il commissario della legge, Roberto Battaglino.
  2. In data 3 marzo 2021 il segretario Roberto Ciavatta ha presentato l’esposto al presidente del Tribunale, chiedendo l’intervento giudiziario ‘per la segnalazione riferita al quotidiano La Serenissima’, superando in tal modo l’intervento e l’implementazione dei controlli di carattere amministrativo, che avrebbero dovuto ordinariamente operare nella fattispecie e per il caso ‘La Serenissima’.
  3. In data 12 marzo il dirigente del Tribunale, Giovanni Canzio, ‘dispone l’apertura di apposito procedimento penale…’ e individua ‘ il reato di cui all’art. 385 del Codice penale quanto alla segnalazione relativa al quotidiano La Serenissima’. Il dirigente Canzio assume tale decisione, sebbene nella sua competenza giuridica egli conosca le sentenze della Corte di Cassazione italiana a partire dall’aprile 1971 e della Corte Costituzionale, accanto agli articoli 1 e 6 della nostra Carta dei Diritti e dello stesso art. 21 della Costituzione italiana.
  4. Dal 15 marzo 2021 il commissario della legge Battaglino, inizia le fasi di accertamento del procedimento penale n. 137/21, riceve le testimonianze sulla estraneità e sull’onorabilità dei soggetti individuati, ma procede comunque alla comunicazione agli interessati del procedimento penale a loro carico, alla loro convocazione per l’interrogatorio, alla richiesta della loro personale difesa, e infine alla rapida decisione di proscioglimento dall’accusa, ‘perché il fatto non sussiste’ dopo l’ampia manifestazione di disapprovazione, espressa dalla pubblica opinione.

Quanto sopra esposto è uno stringato riepilogo delle decisioni assunte da ogni autorità presente nel procedimento penale n. 137/21 a carico dei cittadini sammarinesi e italiani.

Intendiamo anche elencare gli effetti che queste decisioni, che sono state determinanti nel procedimento penale, hanno provocato nei soggetti coinvolti:

  • Grande sofferenza per essere oggetto di accusa di un illecito inesistente e non compiuto.
  • Pregiudizio professionale per i giovani coinvolti che svolgono attività lavorative.
  • Denigrazione della dignità e onorabilità personali, anche di personalità scomparse.
  • Danno economico, connesso anche alla tutela legale, che per taluni origina altresì creazione di debito.

Dopo l’esperienza giudiziaria che abbiamo dovuto vivere, desideriamo dirvi che la volontà di alcuni di noi, è di rimanere ben lontani dai riformati procedimenti giudiziari e penali sammarinesi. Le ragioni obbiettive di questo distacco saranno da voi ben comprese.

A conclusione di questa singolare vicenda, sostenuti dai valori di civiltà giuridica, chiediamo alle autorità in indirizzo, Ciavatta, Canzio e Battaglino, di formulare, sia a livello personale che a livello collegiale, pubbliche scuse al gruppo di cittadini del procedimento penale n. 137/21.

Il nostro obiettivo è di vivere, come cittadini, sereni e tutelati in un ordinamento giuridico, civile e democratico, con l’applicazione del principio di reciprocità: i cittadini rispettino le istituzioni, come le istituzioni rispettino i cittadini.

Formuliamo i nostri sinceri saluti”.

Orietta Orlandoni
Caterina Morganti
Nicola Morganti
Laura Muratori

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