Ha destato moltissima preoccupazione fra i sammarinesi
la notizia che il procuratore Fabio Di Vizio
ha autorizzato il sequestro di una somma di danaro prelevata dalla sede della Banca d’Italia di Forlì mentre veniva trasportata su un furgone portavalori alla sede della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino.
Erroneamente il fatto è stato assimilato agli episodi della vicenda
Re Nero in cui è stata coinvolta a San Marino
Asset Banca: danaro prelevato a quanto si disse – da soggetti privati italiani e trasportato – a quanto si disse – da singoli (si parlò di mutande!).
Prontissima la reazione della Cassa di Risparmio di San Marino. Si legge oggi su Corriere di Romagna-San Marino a proposito della procura di Forli: ‘ la presenza degli avvocati anche della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, così immediata dopo l’intervento della Guardia di Finanza nel bloccare quello che viene ritenuto ‘denaro sospetto’ verso il Titano, conferma che questa volta da parte delle autorità economiche e finanziarie sammarinesi la determinazione del magistrato forlivese sarà contrastata con maggiore intensità rispetto ‘ a quanto avvenuto per Asset Banca.