Cdo, Meeting: quando la vita diventa un cantiere

Cdo, Meeting: quando la vita diventa un cantiere

MEETING:
QUANDO LA VITA DIVENTA
UN CANTIERE

 Quando
la vita è concepita come un cantiere è naturale porsi le domande Cosa
costruiamo?” “Per cosa costruiamo?”.
Il segreto per non perdere di vista
queste domande basilari è interessarci di più a ciò che siamo, invece che a ciò
che facciamo: e il nostro fare sarà sempre più espressione di un infinito.

Questa
è stata l’esperienza proposta dal Meeting 2012. Questa è l’esperienza che
abbiamo vissuto al Meeting 2012. Un’esperienza che ci insegna il metodo con cui
affrontare ogni aspetto e ogni ambito della vita: anche la complessa situazione
che la nostra
Repubblica sta vivendo in questo tempo.

Non
esistono ricette preconfezionate per risolvere i problemi: ma la mostra del
Meeting “Ad usum fabricae” ci mette nella condizione migliore per
affrontarli. La mostra infatti ci ha insegnato che Pietro Nenni, in una seduta
del Parlamento all’inizio degli anni ’50, parlando della ricostruzione italiana
disse: “…io non so se l’Italia rinascerà, se tornerà ad essere il Paese
che è stato… ma so però qual è l’animo che gli occorrerebbe
”. E per
descrivere questo animo raccontò un aneddoto famoso.

«C’è
un uomo che passa lungo la via e vede due operai che lavorano: domanda al primo
“cosa fai?” e lui risponde “ammucchio sassi”; domanda allora al secondo “tu
cosa fai?” “io costruisco una cattedrale”»
. Nenni concluse dicendo che l’Italia
avrebbe conosciuto una rinascita solo se l’animo del secondo operaio fosse
diventato l’animo di ogni italiano: se ognuno, mentre fa il suo lavoro, mentre
ogni giorno ammucchia i suoi sassi, avesse avuto la consapevolezza di star
collaborando alla costruzione di una cattedrale.

 Le
parole della mostra (e di Nenni) descrivono l’esperienza di Compagnia delle
Opere, il suo tentativo di vivere il lavoro e l’impresa come materiale per
costruire la cattedrale delle nostre persone e quindi della società. Il
Meeting, il Matching, Expandere, le Scuole d’Impresa, le visite aziendali, l’aiuto
ai giovani a trovar lavoro, l’amicizia operativa che lega i soci fra loro, sono
la testimonianza di questa costruzione in atto.

 Auspichiamo
che anche tutti gli attori della società e della politica sammarinese, di
fronte alla difficile situazione del Paese, sappiano porsi la domanda “Cosa
costruiamo? Per cosa costruiamo?
”. Solo partendo da queste domande le
prossime elezioni politiche potranno diventare una reale occasione di crescita
e di sviluppo per tutti.

 

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