Sono finiti in carcere per aver falsificato dei certificati che attestavano l’idoneità di alcune imbarcazioni a prendere il mare: ieri gli accusati si sono difesi davanti al giudice Giacomo Gasparini, negando ogni addebito.
Lo scrive oggi il Corriere Romagna: “gli investigatori – ha detto l’avvocato Maurizio Ghinelli, difensore di uno dei quattro indagati – sarebbero incappati in una serie di interpretazioni errate riguardo all’utilizzo e alla qualificazione degli ispettori e alle procedure di attestazione”.