‘Ci sono cose più importanti da fare’. Upr su Clarizia

‘Ci sono cose più importanti da fare’. Upr su Clarizia
“Ci sono cose più importanti da fare”  
La reazione del Presidente di Banca Centrale, Renato Clarizia, all’intervista rilasciata al sito www.iljournal.it è ancora più maldestra delle parole contenute nell’articolo.
Il Presidente, questa volta a San Marino RTV, esprime disappunto per parole travisate, concetti espressi male  da un quotidiano locale.
Una chiacchierata concessa nell’orario di ricevimento degli studenti e’ la causa del “fattaccio”.
Strana intervista, inusuale la precisazione, che non compare sul iljournal.it che di locale ha poco.
Testata registrata al tribunale di Roma, diretta da Luca Ajroldi, giornalista professionista, già direttore di TMC news, più volta presidente e membro della Commissione del Premio televisivo Ilaria Alpi e già inviato speciale della RAI.
Iljournal – è evidente – non è una testata locale e anche in questo caso era meglio tacere.
Il Presidente di Banca Centrale commette l’ennesimo ed imperdonabile scivolone, mostrando come tenti di nascondere, gettando discredito su terzi, una evidente leggerezza.
Una domanda, che in molti a San Marino si stanno facendo e UPR intende porre pubblicamente e’ cosa fa realmente nella vita Renato Clarizia? Il professore universitario? L’avvocato?
Lodare la professionalita’ di un gruppo di italiani a San Marino e poi correggendo il tiro dire che e’ un atto di rispetto verso l’Italia nominare italiani in posizioni di responsabilità e’ grave,  se ad affermarlo e’ un forense a capo dell’Autorità di vigilanza del settore finanziario sammarinese.
L’UPR considera le affermazioni, lesive della sovranità della Repubblica e offensive verso il popolo sammarinese e il Consiglio Grande e Generale.
San Marino non ha necessità di nominare stranieri nelle sue istituzioni per avere il rispetto degli Stati; la storia, la sovranità e la millenaria indipendenza sono fatti evidenti per i quali San Marino gode già di ampio rispetto.
Ci sono migliaia di persone che dipendono dalle scelte di Banca Centrale. La reputazione e credibilità dell’istituzione si misura anche dalla capacità del vertice di relazionarsi con il Paese nel quale opera.
Le parole del Segretario del PDCS, Marco Gatti, a commento dell’intervista, sono state un passaggio che l’UPR apprezza, nel silenzio generale della maggioranza e del governo, sempre più latitante ed assente.
L’Unione per la Repubblica giovedì 30 giugno nel corso del convegno “I Rapporti bilaterali nell’era dell’integrazione economica e della globalizzazione”, alla presenza del SottoSegretario agli Affari Esteri della Repubblica d’Italia, On. Vincenzo Scotti, affronterà, in modo approfondito, alcuni temi che il Presidente di Banca Centrale ha sollevato.
I rapporti fra la Repubblica d’Italia e San Marino sono in questi ultimi anni mutati.
Purtroppo il Governo non ha ancora capito questo cambiamento, così come non è percepito dagli uomini nominati dal Governo, in posizioni di responsabilità, che secondo logiche vecchie e superate avrebbero dovuto riportare il sereno fra Italia e San Marino.
Gli uomini e le donne che compongono l’Unione per la Repubblica hanno negli anni maturato rapporti rilevanti con l’amica Repubblica d’Italia.
Le fitte relazioni intrattenute sono un patrimonio che l’Unione per la Repubblica intende mettere a disposizione del Paese.
L’attuale fase di criticità economica e sociale, si può superare mettendo a fattore comune relazioni, rapporti e avviando una gestione sistemica nella quale prevalgono gli interessi generali del Paese.
La Presidenza di Banca Centrale è un grossolano errore sul quale l’UPR, tentò di dare un apporto concreto d’idee.
Già nel luglio 2010, Banca Centrale avrebbe potuto avere un Presidente autorevole, evitando mesi di incertezze e balletti.
Se il prof. Clarizia dice: “Ci sono cose più importanti da fare”, vedendo cosa ha fatto fino ad oggi c’è da preoccuparsi. Il sistema non si rilancia con la gestione centralizzata del contante, la centrale rischi, il modello Lussemburgo, un manipolo di italiani a San Marino ed interviste improvvisate.
L’imbarazzante situazione in cui la Presidenza di Banca Centrale sta diventando un serio problema per il Paese e per la maggioranza si sarebbe potuta evitare.
Il 30 giugno sarà un’occasione per ascoltare, direttamente da una figura di primo piano delle istituzioni italiane delle considerazioni sull’evoluzione dei rapporti bilaterali.
L’UPR si augura che l’evento possa avviare una riflessione per ritrovare la strada smarrita per la soluzione delle tensioni nei rapporti italo-sammarinesi.
Unione per la Repubblica    
San Marino, 26 giugno 2011
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