Ciacci e Bevitori visti alla “corte” del Movimento Rete
Notato anche Riccardi I promotori di “Libera” erano ieri attorno alle 13 presso la sede del movimento. Difficile che fossero lì per caso. Ma quasi nessuno in maggioranza pare fosse al corrente
Antonio Fabbri
Che cosa ci facevano ieri, giorno di festa nazionale, Matteo Ciacci di C10, Alessandro Bevitori di Ssd e pare pure Dalibor Riccardi, di Res, tutti e tre promotori di “Libera”, nei pressi della sede di Rete? Le ipotesi potrebbero essere le più disparate e riguardare il prima, il durante e il dopo crisi.
Il dato di fatto è che ieri i due, o tre poco cambia, si trovavano presso la sede di Rete. Difficile che fossero lì per caso, dato che la Strada di Paderna non è esattamente quello che può essere definito un luogo di passeggio. Una circostanza singolare che, ieri, ha contribuito ad acuire, ammesso che ce ne fosse ulteriormente bisogno, la fibrillazione interna alla maggioranza. Che ci sia una attività intensa in questo periodo è innegabile. La settimana scorsa, dopo che la maggioranza aveva deciso di incontrare la Dc, lo stesso Ciacci era stato notato in Via delle Scalette assieme al collega Luca Boschi. Scambio di vedute sulla legge elettorale, pare sia stata la giustificazione.
Di lì a qualche ora, comunque, era poi uscito il comunicato democristiano che chiudeva la strada alla possibilità di collaborazioni con Adesso.sm. Comunicato che in sostanza anticipava quello che il Segretario Dc Venturini avrebbe detto due giorni dopo nell’incontro con gli esponenti di maggioranza presso la sede di Repubblica Futura, cioè: elezioni subito, poi di larghe intese se ne parlerà. Ieri i promotori di “Libera” erano insieme alla sede di Rete il che fa supporre, al di là di quelle che saranno le giustificazioni ufficiali, che siano state fatte valutazioni contingenti e di prospettiva
Non è dato sapere – ma pare di no – se gli altri esponenti del “contenitore” fossero tutti al corrente dell’incontro festivo. Di certo in maggioranza qualche sobbalzo, ieri, c’è stato. Magari, oggi, ci sarà pure nella Dc qualche sobbalzo.
L’impressione è quella che, in vista della crisi ancora non conclamata e delle future alleanze, si stia giocando su più tavoli una partita dall’esito ancora incerto. Sarà che il clima di “condivisione” implica che venga preparato il terreno, ma condividere con altri e non con gli alleati o compagni di partito restituisce uno strano concetto di collegialità. Sarà pure che in vista c’è l’Ufficio di presidenza di domani, nel quale occorrerà decidere come procedere sulla legge elettorale e sulla nomina della Reggenza. Già, la Reggenza. Nei giorni scorsi si era parlato di una pseudo Reggenza di garanzia, con tanto di endorsement – circostanza senza precedenti e della quale in altri tempi ci si sarebbe scandalizzati – del Direttore della Tv di Stato a favore di Matteo Zeppa di Rete. Poi, i giorni successivi, non se ne è parlato più. Chissà che sul tavolo non ci sia ancora questa ipotesi e si sia preferito, dopo la strombazzata iniziale, fare le cose in silenzio per evitare critiche.
D’altra parte c’era stato pure chi se l’era presa parecchio quando – esercitando un legittimo diritto di critica che a qualcuno pare faccia venire l’orticaria – si era parlato di “gioco squallido” se si fosse utilizzata la più alta carica dello Stato come leva per l’apertura della crisi che, per inciso, non si sa ancora con che modalità e tempi verrà formalizzata.
Tratto da L’informazione di San Marino
Precisazione pubblicata appena pervenuta: Con la presente vorrei comunicarvi la mia non partecipazione ad alcun incontro o presunto tale presso la sede del Movimento Rete nella giornata di ieri. Tengo a precisarlo in quanto nei Vostri articoli viene specificata la mia presenza vi chiedo pertanto la possibilità di rettificare la notizia.Restando a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti sono a porgervi cordiali saluti.
Dalibor Riccardi