Valeria Ciavatta, Segretario di Stato per gli Affari Interni, difende il suo operato e quello del Governo, dagli attacchi dei partiti di opposizione per il modo con cui è stato gestito il caso Riccio -Zechini, riesploso nell’ultima seduta consiliare di ieri.
Sono stata la portavoce del Governo nella Conferenza Stampa del 9 dicembre e poi
ieri in Consiglio e depositaria della relazione nella vicenda Riccio-Zechini.
Toccava a me, senza alcun entusiasmo, come Segretario e notaio del Congresso
come avvenuto in altre circostanze ed anche nella precedente legislatura in cui
l’attuale opposizione era al governo. E l’ho fatto con grande
preoccupazione per i diretti interessati e per le istituzioni. Non ho
finora emesso dichiarazioni alla stampa ma sono fermamente convinta che
l’operato del Governo è nell’ambito dei suoi compiti e doveri e che non sia
stato “scippato” alcunché. In Congresso le decisioni, dopo aver letto la
relazione, sono state prese all’unanimità: la proposta di fare ad entrambi una
lettera di biasimo è stata di Marcucci, benchè poi abbia smentito se stesso;
io, invece, ho fatto la proposta di portare la relazione in
Commissione Affari Esteri (cosa scritta nero su bianco nel primo
comunicato stampa del 9 dicembre.
Vedi comunicato stampa