Cis di San Marino, cessione sospetta per i piccoli azionisti Carim

Cis di San Marino, cessione sospetta per i piccoli azionisti Carim

Corriere Romagna San Marino: Carim, i piccoli azionisti contro i commissari / «Serve una verifica della gestione». Dubbi sulla cessione del Cis in piena ricapitalizzazione

I piccoli azionisti della Carim infilano l’elmetto e sono pronti a dare battaglia. Nel mirino la gestione della banca da parte dei commissari straordinari Piernicola Carollo e Riccardo Sora. Commissari che, secondo il comitato, si sarebbero macchiati della colpa di vendere la “controllata” Cis (Credito Industriale Sammarinese) nel bel mezzo di una ricapitalizzazione.

«Io ho sottoscritto un aumento di capitale (il 29 gennaio scorso) quando della Carim faceva parte anche il Cis – si lamenta Giuseppe Taddia a nome dei piccoli azionisti -. Poi vengo a scoprire che i commissari hanno praticamente già venduto la banca del Titano (prezzo circa 40 milioni di euro) a Banca Partner.

E’ corretto? E’ ammessa un’operazione del genere? ».

La considerazione è lampante. Se per ricapitalizzare Banca Carim servivano 118 milioni di euro, dopo la vendita di un asset come il Cis ne sarebbero bastati molto meno: 78 milioni. «Invece – fanno notare i piccoli azionisti – si è andati avanti con l’innesto di capitali come se nulla fosse». Ecco perché il comitato chiede conto di questa operazione, specie in vista dell’offerta delle azioni Carim per un valore di 35 milioni di euro, in programma dal 26 marzo al 24 aprile. (…)

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