Cis di San Marino e Carim di Rimini. MilanoFinanza

Cis di San Marino e Carim di Rimini. MilanoFinanza

MilanoFinanza

San Marino, la Procura apre un’inchiesta sulla Carim

Luca Gualtieri

 Sulla Cassa di Risparmio di Rimini punta l’ipotesi di
violazione delle norme antiriciclaggio. L’ex dg Martini: comportamenti corretti
San Marino, la Procura apre un’inchiesta sulla Carim

 Dopo la Banca d’Italia anche la Procura accende un faro
sulla Cassa di Risparmio di Rimini. I pm hanno avviato un’inchiesta sull’istituto
indipendente commissariato alla fine di settembre. Dopo aver letto la dura
relazione degli ispettori di via Nazionale, il sostituto procuratore di Rimini, Luca Bertuzzi, ha
aperto un fascicolo ipotizzando il reato di violazione della normativa antiriciclaggio.
Da un lato, l’intervento della magistratura è quasi un atto dovuto, dopo i
pesanti rilievi mossi alla precedente gestione. Dall’altro lato, non è escluso
che dall’indagine possano emergere elementi ulteriori, anche se per il momento
non ci sarebbero indagati. Intanto in questi giorni i commissari nominati da
Bankitalia stanno completando l’esame dei libri contabili. Pier Nicola
Carollo.e Riccardo Sora convocheranno a breve le parti sociali per fare il
punto della situazione e abbozzare un piano di recupero. ‘Abbiamo la massima
fiducia nei commissari, che consideriamo professionalisti di calibro’, spiega a
MFMilano Finanza Giuseppe Taddia, segretario provinciale della Fabi. ‘Prima di
esprimere qualsiasi giudizio, quindi, aspettiamo formalmente le loro
dichiarazioni’. In attesa delle spiegazioni ufficiali, emergono alcuni
interrogativi sul maggiore commissariamento bancario degli ultimi dieci anni.
Per esempio, perché Carim  avrebbe
impedito agli ispettori di esaminare la situazione contabile della controllata
Credito Industriale Sammarinese (Cis)? ‘Vista la situazione di stallo dei
rapporti con l’Italia, San Marino non concede quel tipo di documentazione alle
autorità italiane’, spiega a MF-Milano Finanza Alberto Martini, direttore
generale di Carim. ‘I1 cda del Cis, sentito il parere di alcuni legali e del
garante della privacy di San Marino, ha deciso legittimamente di non concedere
quei dati agli ispettori’. E i conti del Cis aperti nelle filiali italiane di
Carim? ‘Non c’è nulla di strano. San Marino non ha un sistema inter-bancario e
quindi gli avanzi di tesoreria della nostra controllata finivano in Italia’,
spiega Martini. La Rocca del Titano, comunque, non è l’unica spina per Carim.
Nel mirino di Bankitalia sarebbero finite le procedure di erogazione dei
crediti, considerate inefficienti. In particolare, gli ispettori avrebbero
puntato l’indice sull’esposizione verso la Antonio Merloni,
il gruppo di elettrodomestici in amministrazione straordinaria. ‘Siamo stati
sempre molto attenti nell’erogazione del credito e abbiamo risentito del
deterioramento del contesto economico come molti altri istituti. Nel 2007 la Antonio Merloni
aveva fornito le garanzie necessarie’, taglia .corto Martini, che lascerà
l’incarico il prossimo primo dicembre per andare in pensione. Perché un passo
indietro proprio in questo momento? ‘Ho deciso di uscire dalla banca in
serenità: il 22 novembre abbiamo spedito a Bankitalia le nostre controdeduzioni
e per il momento non abbiamo altro da dire’, conclude il direttore generale.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy