Cittadinanza Attiva: 2 ordini del giorno

Cittadinanza Attiva: 2 ordini del giorno

 Due ordini del giorno presentati da Cittadinanza Attiva  all’apertura della prima
sessione consiliare della    XXVIII legislatura.

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Ordine del Giorno del GRUPPO CONSILIARE DI SINISTRA UNITA – GRUPPO CONSILIARE DI CIVICO 10

CITTADINANZA ATTIVA
CONSIGLIO GRANDE E GENERALE
Seduta del 26 novembre 2012
Con Delibera n.57 del 23 ottobre scorso il Congresso di Stato in regime di ordinaria amministrazione ha espresso il proprio orientamento favorevole allo Studio di Fattibilità Concettuale elaborato dall’Architetto Tadao Ando per la realizzazione di un polo museale nel Centro Storico di San Marino con l’utilizzo delle Cisterne del Pianello e dell’area a loro prospiciente, del Giardino dei Liburni, delle Logge dei Volontari e della Cava dei Balestrieri, demandando “… alle successive fasi progettuali la puntuale elaborazione del complessivo intervento.”
Premesso che siamo favorevoli alla realizzazione di un’opera pubblica destinata ad ospitare la sede permanente della Galleria d’Arte Moderna, e di una grande sala mostre e spazi per eventi di richiamo culturale e turistico che possano anche alimentare lo sviluppo dei settori turistico e commerciale e dare vita ad un segmento strategico del nuovo modello economico sammarinese, rileviamo un sospetto di nullità dell’atto assunto dal Congresso di Stato perchè, oltre che intempestivo e poco riflettuto, sembra eccedere l’ordinaria amministrazione.
Due ragioni in particolare accreditano la nullità dell’atto:
–          Così come indicato all’articolo 21, commi 2 e 3 della Legge Qualificata sul Congresso di Stato n.184/2005, l’entità del tema trattato esorbita dagli affari correnti perché la realizzazione proposta andrà a modificare radicalmente l’aspetto e le funzioni di  un’area nevralgica del Centro Storico e a istituire nuovi servizi per la Pubblica Amministrazione. Inoltre, pur trattandosi di un provvedimento non strettamente esecutivo, la delibera di fatto dà il via libera alla progettazione per la ‘puntuale elaborazione del complessivo intervento’, legittimando i progettisti a procedere secondo il loro Studio di Fattibilità Concettuale, fatto proprio dallo stesso Congresso di Stato con l’espressione del suo orientamento favorevole, senza che gli stessi progettisti possano disporre delle scelte politiche e degli elementi conoscitivi  del progetto culturale ed economico che motiva l’intervento e che solo il Consiglio G. e G. è abilitato ad assumere.
–          La delibera dà per scontato il parere preventivo favorevole della Commissione per la Conservazione degli Oggetti di Antichità ed Arte del 19 ottobre 2012 in ordine al predetto Studio di Fattibilità Concettuale, dimenticando che anche la stessa Commissione  è assoggettata alle regole del regime di ordinaria amministrazione. Ci risulta infatti che sia nulla anche la Delibera della CCM,  non essendo stata assunta all’unanimità come prevede la prassi consolidata per l’approvazione delle singole pratiche all’ordine del giorno delle sedute durante la vigenza dell’ordinaria amministrazione.
Svolta questa premessa si propone il seguente
 

ORDINE DEL GIORNO

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Il Consiglio Grande e Generale
valutato il documento elaborato e reso noto dalla Commissione Europea avente ad oggetto il percorso di integrazione europea della Repubblica di San Marino, e le sue conclusioni;
preso atto delle dichiarazioni di alcuni autorevoli esponenti del Governo italiano che sembrano prospettare la rimozione dei residui ostacoli al percorso di ratifica degli Accordi firmati con la Repubblica Italiana;
considerata la basilare importanza dei due argomenti di cui sopra per la realtà economica, occupazionale, finanziaria e politica della Repubblica di San Marino;
si impegna a richiedere al Governo, non appena insediato, un riferimento:
•    sullo stato dei rapporti con la Repubblica italiana e sulle iniziative che si intenderanno porre in essere per accelerare la ratifica degli Accordi recentemente firmati;
•    sull’esito della seconda fase di valutazione della Repubblica di San Marino da parte dell’Ocse, valutazione che dal Governo della Repubblica italiana è stata ritenuta dirimente per la prosecuzione del processo di ratifica;
•    sulla relazione della Commissione Europea, sottolineandone gli elementi salienti, le indicazioni contenute e dando conto delle volontà politiche del Governo, anche in rapporto alla prossima consultazione referendaria che avrà luogo a San Marino in merito alla richiesta di adesione all’Unione Europea.

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